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Verba volant

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Le parole volano. Non sempre.Alcune rimangono nella memoria collettiva perché vengono smentite dai fatti. In politica, poi, si dicono tante cose che perdono validità dopo 24 ore. Monti, per esempio, ha detto per un anno intero che avrebbe portato avanti il suo governo fino alla scadenza naturale.Invece si è dimesso ed ha fondato un nuovo partito.

Anche Di Pietro, scaricato da Bersani, era convinto (agosto 2012) di candidarsi a premier di un 5° polo (dopo Berlusconi, Bersani, Grillo e Ingroia) , ma la trasmisione “Report” della Gabanelli del 28/10/2012 lo ha rottamato, e nemmeno la ciambella di salvataggio offertagli dalla “Rivoluzione civile” di Ingroia l’ha riconfermato in parlamento.

Che dire poi di Claudio Sardo (direttore de “L’Unità”) che il 27/08/2012 dichiarava che Berlusconi non era competitivo, e di Eugenio Scalfari che a Lilli Gruber ( nella trasmissione Otto e mezzo) sosteneva che il Cavaliere non aveva alcuna probabilità di vincere? Meglio stendere un velo pietoso, e non solo su di loro.

Tutti ricordano ciò che affermò con sicumera il sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà il 19/12/11: “A gennaio piegheremo taxisti e farmacisti”, ma il governo Monti fu solo capace di piegare le ginocchia dinanzi a Bruxelles.

Per quanto invece riguarda il giornalista Salvatore Cannavò del “Fatto Quotidiano” che il 18/11/2012 diceva che Monti poteva scegliere fra tre incarichi (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio o Presidente di quello Europeo), chi scrive vorrebbe ricordarGli che Napolitano è stato riconfermato e che premier in carica è Enrico Letta.

Non c’è due senza tre, staremo a vedere chi occuperà la poltrona che Herman Van Rompuy lascerà libera a giugno. Per non far torto a nessuno, vogliamo ricordare anche ciò che pronosticò Vittorio Feltri : ” Penso che Monti non ottenga la fiducia in parlamento”. Magari ci avesse azzeccato. Invece ottenne una maggioranza bulgara il 18/11/2011 con 556 voti favorevoli e solo 61 contrari. Anche Enrico Letta è cambiato dal giorno che gli passò il ” bigliettino” e da quando affermò (24/11/2012) che “andava tenuto a bordo”. Ora che è premier l’ha completamente archiviato.

Da questo “florigeo” non si può però fare a meno di menzionare l’ex presidente della camera Fini, che alla vigilia del “giorno della verità”, nel quale si doveva sfiduciare Berlusconi (13/12/2010, aveva detto a Lucia Annunziata (durante la trasmissione “In mezz’ora”): ” La maggioranza a Berlusconi? Sarebbe come credere a Babbo Natale”. Per chi non lo ricordasse, i voti a favore di Berlusconi furono 314 ( contro 311) e proprio a lui toccò pronunciare la frase di rito “La camera respinge”.C’est la vie, con tutti i suoi imprevisti, compresi quelli della politica, che non finiscono mai.

Giuseppe Franchi - Mov. Noi automobilisti (Naa)
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Di Redazione Elzeviro.eu

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