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La morale benpensante punisce il defunto Ispettore Derrick

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Alcuni pensieri espressi dall’essere umano moderno toccano orizzonti di follia mista ad idiozia talmente incredibili che troviamo difficile reagire alla giusta maniera: ridere o fervidamente irritarsi?

Che l’entourage dell’intellettualismo tedesco non sia noto per slanci di genio sublime questo è ormai chiaro a tutti, tuttavia non ci saremmo mai immaginati che potesse arrivare a toccare livelli così profondi di stupidità umana. Il patatrac è scaturito dalle ricerche del sociologo tedesco Jorg Becker, il quale scartabellando tra alcuni documenti utili per la stesura del suo nuovo libro ha scoperto che Horst Tappert, l’attore che ha interpretato l‘ispettore Derrick, fece parte del corpo di spedizione delle Waffen SS dispiegate sul fronte russo nella Seconda Guerra mondiale.

Il sociologo, di chiara ispirazione marxista come la maggior parte dei suoi colleghi, ha prontamente denunciato il fatto (probabilmente per tirar su un po’ d’audience al suo libro in uscita), scatenando così una reazione da caccia alle streghe che ha dell’assurdo.

Assurdo si perché Horst Tappert è mancato nel 2008, di conseguenza risulta ben arduo trovare una punizione esemplare per un individuo che , udite udite, ha osato combattere tra le fila di un corpo militare della sua nazione! Che onta!

Ora l’emittente televisiva Zdf ha dichiarato che sospenderà la messa in onda delle repliche delle puntate, come misura punitiva a postumi, “E’ una questione di rispetto per le vittime della guerra” ha detto trionfalmente Jan Slagter, direttore del broadcasting. Dichiarazione idiota perché starebbe a significare che le vittime della guerra sarebbero cadute tutte per mano di Derrick, record di sangue che nemmeno il conte Dracula è riuscito a raggiungere.

Il ministro dell’Interno del Land si sta invece prodigando per scovare una procedura che privi a postumi l’attore tedesco del titolo di Commissario onorario della polizia Bavarese. La Germania vive nella fobia del proprio passato, forse perché è un passato cui nessuno provò ad opporsi (a parte qualche nobile eccezione come la congiura di Von Stauffenberg), e per questo di cui ancora tutti si sentono colpevoli in prima persona.

In Italia personaggi come Walter Chiari, Raimondo Vianello e Dario Fo, nonostante scelsero la militanza nella Rsi, hanno potuto poi svolgere la loro carriera in maniera pressoché tranquilla; in Germania è prosperato invece il nazismo dell’antinazismo, arrivato oggi a punire i defunti, crudeltà che nemmeno in guerra era possibile ravvisare.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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