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Alba rossa

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Le ultime esternazioni televisive della “compagna” Alba Parietti.

Silvio Berlusconi quando, con linguaggio non “politichese” fa le sue esternazioni contro i tanti comunisti ancora presenti nel panorama politico-sociale del paese viene di solito tacciato come minimo di manie persecutorie se non addirittura accusato di tirare fuori lo spauracchio rosso solo per difendere i suoi tanti interessi personali. Ora l’ex Presidente del Consiglio, nonché padre spirituale del PDL, avrà pure tutti i difetti di questa terra per carità ma su questo spinosissimo argomento, ci spiace tanto per chi lo critica, ma ci sentiamo di essere in qualche modo d’accordo con lui.

E sì perché di comunisti o forse sarebbe meglio dire “sedicenti tali” in Italia ce ne sono ancora parecchi e…sapete da quale classe sociale provengono in maggioranza questi nostalgici di “Bandiera rossa la trionferà“? E’ semplice: vengono dal nocciolo duro di quella borghesia medio – alta che da sempre blatera sui diritti del proletariato storicamente sfruttato dalla classe dei padroni ricchi, truffaldini e furbacchioni. A parte il fatto che di padroni ricchi in questo momento purtroppo non se ne trovano, e si vede dal dato sconsolante delle centinaia di aziende che chiudono i battenti ogni giorno, sgombriamo subito il campo da un equivoco di fondo: questi, appunto sedicenti, comunisti, alla fine della fiera, potrebbero a malapena recitare a nostro giudizio un ruolo da operetta o poco più.

Se proprio vogliamo scoprire le carte e se vogliamo dare un identikit al comunista vero, quello che con la bandiera rossa avvolta attorno al corpo ci nasce e ci si coccola, allora scopriremmo che il vero marxista leninista è quello che nel regime che ha contribuito ad instaurare e che poi se lo è sorbito, ci ha vissuto per anni e non per una settimana vissuta in cerca magari di ragazzine condiscendenti, come un turista vacanziero. Il vero comunista è quello che condivide entusiasticamente un alloggio da 70 mq con altri cinque compagni di partito, è quello che deve lavorare come un forsennato per 12 ore al giorno per uno stipendio che nel nostro paese non basterebbe a tirare avanti neppure per tre giorni, ben sapendo e accettando che buona parte del resto dei “dindini sudati” se li pappa il partito.

Il vero comunista è quello che, se glielo chiedono, o meglio glielo ordinano, non esita ad accoppare o, nella migliore delle ipotesi, ad arrestare i dissidenti, ovvero quelli che non si fanno fare, come lui, il lavaggio completo del cervello. Il vero comunista è quello che nei giorni di festa popolare scende in piazza e sempre entusiasticamente urla i suoi gioiosi “peana” davanti alla gigantografia del dittatore, o forse sarebbe meglio dire, del macellaio di turno.

Ebbene tutte queste caratteristiche dubitiamo che alberghino neppure in minima parte negli spiriti allegri dei nostrani “compagni” di bisboccia, comunisti più per scelta carnevalesca o forse sarebbe meglio dire…opportunistica che per fideistica accettazione. Comunisti di cui l’altra sera, durante la trasmissione “Quinta Colonna” condotta da Paolo Del Debbio, la nostra bellissima Alba Parietti, in versione nazional popolare, ha detto fieramente di appartenere.

La nota presentatrice-soubrette, ad un certo punto, dopo aver ricordato di essere sempre stata una elettrice del Partito Democratico, ha criticato aspramente un esponente dello stesso partito a causa della impietosa perdita di identità di cui lo stesso partito si sarebbe reso protagonista. Mentre l’educato e assai corretto esponente di cui sopra, dandole del Lei, si lamentava per il fatto che la nostra seducente Alba non lo lasciava parlare e gli copriva la voce, la nostra affascinante passionaria rossa, con un colpo di teatro evidentemente studiato prima a tavolino, gli ha ricordato che tra “compagni” di solito si usa (…obbligatoriamente) darsi del Tu. Ovviamente, sempre per educazione, il politico del Partito Democratico a quel punto si è visto costretto dalla spavalda Alba a ricambiare il Tu, va detto non senza una certa dose di imbarazzo.

Ora ci rendiamo perfettamente conto di come la “compagna Alba” abbia certamente molto in comune con la famiglia con cui Del Debbio si era prima collegato, una famiglia che con una figlia piccola, vive grazie alle poche cose che, non il Partito ma la cattolica Caritas gli da per tirare avanti, tra cui un litro di latte al mese. Nel caso pietoso di cui ci hanno portato a conoscenza sappiamo che sia il marito che la moglie sono disoccupati da mesi, disperati della disperazione che solo la miseria più nera ti può dare, una miseria che tra l’altro non hanno cercato né provocato loro ma di cui, come migliaia e migliaia di altre famiglie di lavoratori italiani, sono inermi ed incolpevoli vittime.

Ora queste famiglie di emarginati e disperati saranno, presumiamo, sicuramente orgogliosi di essere rappresentati e tutelati dalla paladina e compagna Parietti! Da una donna che ha condiviso, perché le ha vissute, (sic!) sulla sua pelle, le loro angosce e le loro tremende pene. Sappiamo infatti come la Parietti in prima persona abbia sofferto la fame perché da sempre “sfruttata” per un tozzo di pane da una Rai tiranna e padrona e da una altrettanto dispotica e berlusconiana Mediaset.

Non dubitiamo che i “50 euro” a spettacolo che la Tv in generale le ha lesinato utilizzando, nel caso della Rai, anche il minuscolo apporto del canone Rai che quei “fricchettoni” e “disonesti” di Italiani mai contenti cercano dall’alto dei loro guadagni milionari di evadere, non gli siano serviti, come la famiglia in questione, neppure per fare la spesa di una settimana dal droghiere. E per questo che la “poveraAlba nostra ci commuove e ci intenerisce nel suo legittimo e ammirevole rigurgito di socialismo reale. Ed è giusto che la stessa si possa fregiare eroicamente dell’autorevole titolo di “compagna“, un titolo che solo chi ha lottato e ha sofferto in prima persona combattendo per i diritti dei più deboli e dei più miseri, può con onore portare pubblicamente in giro. Tanto di cappello signora….pardon…compagna Parietti!

di Roberto Crudelini

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Di Redazione Elzeviro.eu

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