No alle strumentalizzazioni

No alle strumentalizzazioni, da qualsiasi parte provengano.

Abbiamo dato contezza ai gentili lettori della frase e delle reazioni di Laura Boldrini in merito alla sparatoria di fronte a palazzo Chigi. La presidentessa della Camera ha sulle prime espletato un’affermazione che è suonata a molti (invero ai più, e bipartisan) ammantata di retorico o comunque negletto giustificazionismo. Poco importa se ciò derivi da una carenza di Boldrini e quindi da (becero) buonismo, o peggio se sia il frutto del pensiero politico e quindi retorico, della stessa. Ad ogni modo non si può far passare mai il carnefice per una vittima, tanto meno in uno status di twitter. Se la frase fosse stata espressa nell’arco di una lunga trattazione da un sociologo che guarda anche alle condizioni del carnefice e della sua famiglia, forse, tale assunto sarebbe potuto essere letto in maniera diversa.

Da altra parte politica, però, è giunta una strumentalizzazione altrettanto inopportuna: quella di Alessandro Sallusti e della prima pagina del suo Giornale, che imputano grossolanalmente e neppure troppo indirettamente a Beppe Grillo la responsabilità per quanto accaduto. Tale ignominiosa attitudine a trovare colpevoli estranei in gesti inconsulti ed estremi è un’abitudine da sradicare nel nostro paese. Chi trova colpevole Grillo, chi trova colpevole “la crisi”, chi trova colpevole qualsiasi altro fuorché l’assassino pazzo che risponde al nome di Preiti dovrebbe perlomeno farsi un esame di coscienza e chiedersi se per caso non stia strumentalizzando a fini ideologici e politici una tragedia recente della nostra patria.