Home / L'Elzeviro / Il matrimonio segreto (Opera)

Il matrimonio segreto (Opera)

Condividi quest'articolo su -->
Ieri sera al Teatro Regio di Torino si è consumata la prima rappresentazione del delizioso melodramma giocoso in due atti di Domenico Cimarosa, “Il matrimonio segreto”. Forse l’opera meno conosciuta in cartellone quest’anno, con un allestimento già presentato stagioni addietro, sorprende per la freschezza dei cantanti e l’interpretazione anche teatrale dei personaggi. I cantanti sono scesi nel ruolo azzeccando le caratteristiche personali, cosa tutt’altro che facile mentre si è intenti a dar voce ad un’opera piena di scale e gorgoglii vari. Qualche posto vuoto di troppo, forse per la non troppo celebrità di un’opera settecentesca che ricorda per molti versi le Nozze di Figaro, forse per il prezzo del biglietto, s’è trattato purtuttavia di un’opera piacevole dove forse solo il tenore era un po’ sottotono, ma può essere stata la naturale tensione della prima rappresentazione. Tutto siam pronti a scusare per una serata così piacevole e fuori dal mondo, che riporta al Settecento e suscita l’ilarità di un vero umorismo, non ostante sia molto datato.
Ecco un breve estratto in cui Carolina rifiuta le avances del Conte Robinson, promesso a sua sorella maggiore Elisetta, cui seguono i nomi degli interpreti dell’Opera.

Libretto di Giovanni Bertati

dalla commedia The Clandestine Marriage
di George Colman senior e David Garrick
Musica di Domenico Cimarosa
Carolina, figlia minore di Geronimo, sposa segreta di Paolino soprano Barbara Bargnesi / Rosa Feola (20, 22)
Il signor Geronimo, ricco mercante basso Paolo Bordogna
Paolino, giovane di negozio di Geronimo tenore Emanuele D’Aguanno / Matteo Falcier (20, 22)
Il conte Robinson baritono Roberto de Candia
Fidalma, sorella di Geronimo, vedova ricca mezzosoprano Chiara Amarù
Elisetta, figlia maggiore di Geronimo, promessa sposa al conte Robinson soprano Erika Grimaldi
Maestro al fortepiano Giulio Laguzzi
  
Direttore d’orchestra Francesco Pasqualetti
Regia Michael Hampe
ripresa da Vittorio Borrelli
Scene Jan Schlubach
Costumi Martin Rupprecht
Luci Andrea Anfossi
Orchestra del Teatro Regio di Torino
Allestimento Teatro Regio di Torino
in coproduzione con Opéra de Monte-Carlo

Sarà possibile partecipare alla prossima rappresentazione domenica 24 marzo.

Dal sito del teatro Regio di Torino: Il capolavoro di Domenico Cimarosa fu presentato a Vienna al Burgtheater il 7 febbraio 1792, due mesi dopo la morte di Mozart. Leopoldo II ne fu talmente entusiasta che fece replicare l’intera opera la sera stessa, dopo una cena alla quale invitò l’intero cast. Il matrimonio segreto, prima della fine del secolo, ebbe 70 repliche soltanto a Vienna, e nei primi due anni di vita fu rappresentato a Lipsia, Dresda, Berlino, Parigi, Milano, Firenze, Napoli, Torino, Madrid e Lisbona. Nel corso dell’Ottocento ebbe rappresentazioni in tutta Europa, anche con il testo tradotto in tedesco, francese, spagnolo, danese, svedese, polacco, olandese, russo, inglese e ceco.
Il libretto che Giovanni Bertati ricavò dalla commedia The Clandestine Marriage di George Colman e David Garrick (Londra, 1766) sviluppa un’azione dal ritmo praticamente perfetto, intrecciando, con garbo e misura fuori del comune, una classica situazione da commedia degli equivoci. D’altra parte il tema centrale dell’opera – la sfida dei due giovani innamorati alle convenzioni sociali – pur non dando luogo ad una vera e propria satira di costume, preannuncia un rinnovamento nella sensibilità etica e sociale: il conte Robinson, così, è un personaggio comico, e le aspirazioni aristocratiche di Geronimo sono messe in ridicolo.
Analogamente la musica di Cimarosa, per certi versi debitrice di modelli mozartiani, per altri precorre lo stile Rossini, per esempio negli schemi di canto sillabico rapido su una nota ribattuta, o nella allitterazione di sillabe prive di senso in chiave onomatopeica. Anche nella struttura generale il lavoro anticipa le tendenze dell’opera italiana dell’Ottocento, soprattutto per la presenza di numerosi pezzi d’assieme e per l’ampiezza di respiro del “finale centrale”, che sarà assunto come perno della forma del melodramma romantico. Il matrimonio segreto si pone insomma come anello di congiunzione tra l’intermezzo comico settecentesco e le opere di Rossini e Donizetti; così, nel momento in cui il gusto dell’opera comica settecentesca appariva irrimediabilmente superato, l’opera di Cimarosa venne assimilata al repertorio Ottocentesco e, ancor oggi, è una delle poche opere buffe italiane del XVIII secolo a godere di riprese non solo occasionali.
Dati essenziali
Compositore: Domenico Cimarosa
Librettista: Giovanni Bertati
Prima rappresentazione: 1792 Vienna, Burgtheater
Allestimenti precedenti: 1931, 1937, 1946, 1960, 1968, 1981, 2002

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

Normativa sul Green Pass: quando la certezza del diritto va a farsi benedire

E` caos tamponi e green pass: milioni di cittadini lasciati a sé stessi Da sempre …