Home / L'Elzeviro / Record di ascolti per X Factor…dobbiamo festeggiare?

Record di ascolti per X Factor…dobbiamo festeggiare?

Condividi quest'articolo su -->

Vi chiediamo di fare un secondo mente locale, chiudere gli occhi e ricordarvi le scene televisive che più vi hanno colpito e più vi ricordate nella vostra vita. 

Bene al primo posto riesumerete sicuramente qualche film d’azione come i classici 007, ma subito dopo ecco che riaffioreranno alla memoria degli italiani le esilaranti gag di “animali dello spettacolo” d’altri tempi. Vi ricorderete il “tuca tuca” del grande Albertone Sordi con Raffaella Carrà, un Gassman in stile “pugile suonato” che duetta con la grande cantante Mina, i siparietti di Vianello e della Mondaini, per arrivare ai più recenti, ma sempre formidabili, Lopez, Marchesini e Solenghi.

Cos’hanno in comune questi illustri personaggi? Sono tutti dei veri e propri mattatori dello spettacolo, dei leoni da palcoscenico, gente che si è fatta per lo più le ossa nelle famose Riviste (in cui erano pienamente esposti alle reazioni, anche negative, della folla). Poi improvvisamente il nulla, la televisione italiana si è mestamente diretta verso il baratro della mediocrità, tranne, forse unica e lodevolissima eccezione, Fiorello, ultimo superstite di questa antica razza di geni dell’intrattenimento.

Oggi è X Factor che segna il record di ascolti, ben 870.000 nel corso del’ultima puntata, un talent scout scimmiottato in tutti i suoi particolari dalle versioni europee e nord americane. Un programma, semplice copia di versioni straniere, in cui il tasso di dilettantismo sfiora il 98% riesce a tenere incollati tutti questi spettatori italiani. Dove sta il trucco? Come sempre non c’è trucco e non c’è inganno, perché ormai i protagonisti del grande schermo sono appunto i “grandi mediocri“, gente che, come nel Grande Fratello o nella Fattoria, viene presentata come simbolo della nuova italianità. Non serve più la preparazione, l’estro, la gavetta, la professionalità, basta un po’ di squallore, un briciolo di cafonaggine, un tocco di presuntuosità e il gioco è bello che fatto.

Il popolo italiano degli anni ’50-’60 era vivo ed entusiasta anche perché aveva come punti di riferimento Sordi, Gassman e De Sica, ora invece, siamo tutti più incupiti, perchè in fondo non sopportiamo che un buzzurro qualsiasi possa meritarsi tutta questa fetta di successo.

La colpa non è del popolo, il peccato originale sta nei salotti dietro le quinte in cui si decide il prodotto da consegnare alle masse. E’ qui che i tecnocrati hanno deciso di importare la “telespazzatura” estera, con tutte le nefaste conseguenze del caso. Il bassissimo livello culturale imposto tramite i teleschermi influisce sulla psiche di una nazione intera; ricordiamoci come i film d’oltreoceano hanno cambiato il nostro modo di vestire, di sentire musica, di bere e di relazionarci con le altre persone.

Un conto è però avere la possibilità di evadere la realtà immedesimandosi per un attimo in un eroe o in una spia, oppure poter sbellicarsi dalle risate per una battuta alla Sordi; un altro conto è vedere un signor Nessuno padrone di un palco che non gli dovrebbe appartenere, che non ha conquistato e di cui soprattutto non gli frega un fico secco. Questo allo stesso tempo svilisce la fantasia del pubblico e genera in esso frustrazione… perché dunque festeggiare la mediocrità vincente?

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

Normativa sul Green Pass: quando la certezza del diritto va a farsi benedire

E` caos tamponi e green pass: milioni di cittadini lasciati a sé stessi Da sempre …