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Rimuovere i macigni Berlusconi e Monti

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BAGATTELLE

La legge dell?eterno ritorno. Berlusconi e Monti, con sullo sfondo Montezemolo, si confermano i due principali macigni sulla strada della costruzione di un soggetto politico unitario di quanti, nel nostro Paese, guardano al popolarismo europeo.

Berlusconi, sempre più recluso nel ruolo di imputato, confuso dal cortigiano voli dei falchi, complice l?assenza di quid delle colombe, conduce (si fa condurre) il centrodestra verso una Salò lepenista.

Monti, mai superate le tentazioni tecnocratiche, non coglie che l?aberlusconizzazione non può (la politica è l?arte del possibile) essere antiberlusconiana. Innanzitutto perché (country first, per dirla con quell?esterofila che certo non disdegna) la pacificazione nazionale è un?esigenza ineliminabile. Per altro, lo stesso ex-premier, aveva aperto al tema della grazia. Consapevole che l?elettorato berlusconiano non è un grande “Esercito di Silvio”. E non è il caso di farcelo diventare.

In questo scenario (eterno ritorno, ancora) il pragmatismo doroteo di Pierfurby Casini diventa alleato necessario del lucido disegno europopolare di Mario Mauro.

La disarticolazione del bipolarismo muscolare, che è un residuato bellico vista l?insorgenza del fenomeno grillino,  è necessaria. Questa, però, non può avvenire con una sterile operazione neocentrista. Serve una forza popolare ed europeista. Alternativa ad una sinistra socialdemocratica. Alternativa, ma non nemica.

Le prossime elezioni europee vedranno (non è un caso che Beppe Grillo abbia chiamato i suoi alla battaglia) lo scontro fra europeisti ed antieuropeisti. La Große Koalition, qualcosa di qualitativamente diverso dal manuale Cencelli che oggi regola il funzionamento delle istituzioni europee, sarà il tema che i due principali gruppi (popolari e socialisti) si troveranno di fronte per garantire un futuro al processo di integrazione europea.

Il popolarismo è cosa distinta dal populismo e dalla tecnocrazia. In Italia questo assume una drammatica attualità. Urge, probabilmente, una coraggiosa operazione sturziana (e non camarille di Palazzo) per dare alla maggioranza moderata degli italiani scelte più entusiasmanti di quella tra Marina e Marine. Per far questo occorre che si superino – recuperandone il meglio che può trovare una sua sintesi, proprio sul terremo del liberalismo temperato ? gli ostacoli rappresentati dallo spirito conservativo di Berlusconi e Monti.

Marco Margrita

@mc_margrita

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Di Redazione Elzeviro.eu

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