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Lezioni alternative di economia: l’obsolescenza pianificata

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Prendete un qualsiasi manuale accademico di economia, sfogliate tra l’indice e il sommario cercando la locuzione “obsolescenza pianificata”, vi accorgerete presto che la vostra ricerca è completamente inutile, perché un tale concetto non è affrontato in nessun manuale base delle università di economia italiane.

Strano perché l’obsolescenza pianificata, come verrà spiegato, rappresenta il motore della circolazione delle merci all’interno del sistema socio economico che pervade tutto il mondo e senza questo meccanismo il sistema crollerebbe come un castello di carte.

Provate ad immaginare di aver acquisito le conoscenze necessarie per poter realizzare un paio di scarpe che possano durare almeno cento anni, immaginate di poterle fabbricare ed infine venderle a chi ve ne possa fare richiesta. Un bel business, penserete, in  fondo nessuno sul  mercato è in grado di produrre scarpe così durature. Eppure c’è qualcosa che non va, inizialmente non capite come mai nonostante questa straordinaria invenzione le altre aziende produttrici di scarpe continuano ad avere un fatturato ben più alto del vostro. Perché?

In quest’esempio paradossale è racchiuso il meccanismo perverso che regge l’intero sistema produttivo: come può un’impresa rimanere competitiva sul mercato per più tempo possibile? Semplice deve avere un costante bacino di consumatori pronti ad acquistare i prodotti. E questo com’è possibile? Grazie a quel meccanismo che molti chiamano “innovazione” del prodotto ma che in realtà innovazione non è. Le imprese producono volutamente beni che non possono durare nel tempo, così che il consumatore si ritroverà ad un certo momento a mani vuote, costretto a rivolgersi di nuovo all’impresa per comprare il beneinnovato“.

Questo è un meccanismo che va applicato su qualsiasi ti po di bene, si pensi alle automobili, alle lampadine e, esempio ancora più calzante, agli Iphone. Nessuno di questi beni viene costruito secondo i criteri dell’efficienza e della sostenibilità, come sarebbe logico e razionale che fosse, ma viene preso in considerazione solamente l’utile che può dare all’impresa nel breve periodo, per far si che la stessa possa rimanere a galla all’interno del mercato concorrenziale.

E per colpa di quest’obsolescenza pianificata qualsiasi velleità inventiva viene fermata, valutata dalle imprese e rinegoziata in modo da potersi conciliare con quest’assurda strategia globale.

Nel frattempo le università italiane di economia continuano a plagiare nuove leve e a formarle, in modo che non abbiano argomenti per contestare questo incredibile paradigma economico.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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