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La nauseabonda retorica per difendere Kyenge

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Il lancio di banane nei confronti del ministro Kyenge, azione da cui è si per altro ritenuta estranea Forza Nuova stessa, ha scatenato come di consueto un esercito di perbenisti e moralizzatori pronti ad indossare la veste sacerdotale per una sola giornata.

Sul blog di Linkiesta è per esempio apparso un articolo denso di retorica, in cui ovviamente si cerca di individuare una linea di continuità tra il lancio di banane (il cui responsabile non è ancora stato identificato) e gli insulti/battute utilizzati dal Vicepresidente del Senato Calderoli sempre nei confronti del ministro Kyenge.

Dietro a questa escalation di “razzismo” ci sarebbe, sempre secondo Linkiesta, l’indole nostrana propensa a battutacce di cattivissimo gusto nei confronti delle minoranze, dunque un carattere peculiare della nostra penisola, probabilmente ineliminabile che ci farebbe propendere verso il più barbaro dei razzismi.

Il lancio di banane e le parole usate da Calderoli sono episodi assolutamente deprecabili e ciò è fuor di dubbio, ma non sono sicuramente più gravi rispetto ad un errore di condanna giudiziaria, ad una vendetta mafiosa o ai cori “10,100,1000 Raciti“. Eppure l’attenzione mediatica si scatena per questi piccoli episodi, che hanno sì un’alone di squallida ignoranza, ma tuttavia rientrano in una semplice dinamica “insulto-difesa“, in cui chi viene ingiustamente insultato ha la piena facoltà di potersi difendere facendo ricorso al tribunale.

La carriera della Kyenge non sarà minimamente compromessa dal lancio delle banane, quella del presentatore Enzo Tortora purtroppo invece si. Dunque è inutile dilettarsi in queste forme di snobboso radical chic, in cui con insulsa superiorità si getta fango sulla presunta ignoranza di questo strato “proletario” italiano. L’ex ministro Calderoli continua a stare li perché qualcuno ce l’ha messo, e anche lo stesso ministro Kyenge, che fin’ora si è contraddistinta più per gli insulti incassati che per strategie politiche sensate, rimarrà al suo posto come simbolo della mediocrità politica italiana. E’ questo il nocciolo della questione, una mediocrità che genera mediocrità anche nel genere di protesta e risposta (vedi lancio di banane).

E’ un po’ come andarsi ad infilare in quegli squallidi “circoletti” di periferia dove qualche pseudo comico improvvisa spettacoli imbarazzanti e dove l’utenza è anch’essa imbarazzante…così è diventata la politica italiana di oggi, sempre inadatta e talvolta pretenziosa.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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