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E’ inutile lamentarsi della disoccupazione e del lavoro che non c’è senza guardare al di là del proprio naso. Dal 1933 al 1936 s’è realizzato il più grande miracolo economico della storia, superiore al tanto osannato New Deal di Roosevelt dopo il tragico tracollo di Wall Stret del ’29.
L’artefice a cui nessun economista fa riferimento, perché il suo nome è un tabù, fu Hjalmar Schacht (di origine ebraica), ministro dell’economia di Hitler e presidente della Reichbank.
La Germania aveva un debito di 33 miliardi di dollari, il 20% di disoccupati ed il popolo malnutrito. E’ stato sufficiente eliminare l’uso di una moneta con valore internazionale sostituendola con una specie di baratto tra diverse unità economiche per risollevarle. Il sistema ingegnoso di Scacht fu quello di pagare i fornitori di materie prime con moneta complementare che si poteva spendere solo comprando merci fatte in Germania, ovvero vennero pagate le materie prime con prodotti finiti dell’industria tedesca, evitando l’intermediazione dell’alta finanza bancaria.
Il principale provvedimento fu l’emissione del MEFO, obbligazioni emesse sul mercato interno per finanziare lo sviluppo senza farsi prestare i soldi dalle banche. La Reichbank fornì agli industriali i capitali che occorrevano alla ripresa, autorizzandoli nel contempo ad emettere cambiali ai fornitori garantite dallo stato senza portarle all’incasso (facendole girare). I 6milioni di disoccupati del ’33 si dimezzarono nel gennaio del’34 ed a giugno scesero a due milioni e mezzo, fino ad arrivare ai 400mila nel 1938.
La Germania divenne una nazione potentissima ed i banchieri internazionali le dichiararono guerra. Ma questa è un’altra storia. I disoccupati Italiani sono 3milioni 140mila : si deve aspettare che raddoppino prima di agire in modo rapido e proficuo? Da ricordare che il lavoro crea reddito, aumenta il consumo e fa crescere una nazione. Non servono i mezzucci dei nostri politici proni alla UE ed alla BCE.
Giuseppe Franchi, N.A.A.
