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Consumismo sentimentale

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Ieri sera, tornato a casa bagnato come non mai, asciugatomi, mi sono seduto ed ho iniziato a leggere i giornali comprati al mattino. Vi chiederete, leggi i giornali del mattino la sera? Si vi rispondo, se tutto il giorno sono in giro per lavoro. Su uno di essi, leggo del suicidio di un giovane ragazzo lasciato dalla ragazza a Genova. Il ragazzo annuncia la sua morte su Facebook, ormai pagina di tutto, dalle belle alle tristi notizie. Saputo questo l?ex fidanzatina, era stata lei a lasciare lui, vuole seguirlo via sms. Il paragone fatto dalla giornalista con Giulietta e Romeo mi torna, quello che non regge sono le dissertazioni filosofico storico sociali e altro usate dalla stessa, per descrivere e scrivere d?altro ancora, fino a riempiere quel che resta di un?intera pagina tolta una pubblicità.

In sintesi, i paradigma sono cambiati, si uccide chi ci lascia, non ci si uccide: sono fuori moda i Romeo e Giulietta, e cita Shakespeare, i Tristano ed Isotta, Paolo e Francesca Antonio e Cleopatra. Cosa c?entri Cleopatra, Regina Cortigiana, con Giulietta e Francesca non ho capito. Quindi, con il solito vittimismo si lancia al “femminicidio”. Certo, dimentica sempre Shakespeare e il suo Moro di Venezia, forse quest?ultimo sarebbe stato meglio ai nostri tempi e non ai suoi e dei Capuleti, come anche Antonio e Cleopatra, avidi di vendette per tradimenti, o Borgia, la Lucrezia del veleno, ma tutto girava intorno a qualcosa che sembrava essere fuori dal”paradigma” moderno, ovvero uccidersi per amore. L?amore si sostituisce con facilità. I costumi sono cambiati, tutto è cambiato, ma si è chiesta la nostra, se questo cambio sia positivo, oppure no… Secondo questi ragazzi, ha torto. Loro amavano, e amavano veramente, e se follia è stata il gesto, folle è anche il gesto di chi si butta nella battaglia sapendo di soccombere, ma è definito eroe.

Si cambia “Amore“, come si cambia camicia, amore non uomo o donna, in sintesi, siamo diventati consumisti anche nei sentimenti, Credo che questi ragazzi, che la ragazza sono riusciti a salvarla, siano, pur nel gesto estremo, portatori di qualcosa di grande, di un sentimento, il più grande, che quando si rompe non fa rumore ma devasta, non è un tuono, ma un fulmine, non ti fa gridare ma restare a bocca aperta senza respirare. Mi piace credere che il ragazzo suicida, vedendo quello che ha tentato la sua amata, abbia sorriso, e sia felice.

AAL

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Di Redazione Elzeviro.eu

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