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E’ un campionato già diviso in tre parti

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Vincono tutte le grandi tranne la Roma. Juve Dybala in bala ne rifila quattro ad un Genoa comunque ottimo. L’Inter stende una Roma bella solo dalla cintola in su mentre il Milan è fortunato contro un Cagliari mai domo. Mezza riscossa della Lazio che con gran fatica si impone a Verona contro il macigno Chievo. La Sampdoria regge il ritmo delle grandi e con un gran Quagliarella stende la Viola ora mestamente adagiata a zero punti sul fondo della classifica. Il Toro in grande grazie ad un Belotti formato mondiale. Emilia Romagna in auge grazie alle vittorie di Spal e Bologna contro Udinese e Benevento. Per il Verona primo punticino contro il Crotone.

E’ già un campionato diviso in tre parti: in alto le pretendenti al titolo più la sorpresa Samp, in mezzo le squadre che cercano di arrivare almeno alla zona Europa League più la…sorpresa Roma che si trova un piano di sotto le attese. Giù nelle parti basse le squadre destinate a lottare con tutti i mezzi a disposizione per non retrocedere con la sorpresa Fiorentina che sta, come la Roma, un piano sotto le aspettative.

La Juve non proprio fulgida di questi tempi continua a ringraziare l’unico uomo in forma l’argentino con…l’argento vivo addosso che continua a togliere le castagne dal fuoco alla stragrande maggioranza dei suoi compagni di squadra che rispetto a lui hanno il piombo morto nelle gambe, vedi Higuain, Cuadrado ecc ecc..  .Comunque la signora continua a ballare il suo tango e lo fa grazie all’unica gamba che le funziona. Vedremo se gli altri arti risponderanno prima a poi all’appello. Tango che continua ad essere il ballo preferito anche in casa Inter dove Maurito loro continua a segnare con la precisione di un omino del calcio balilla. La Roma tanto bella e possente lì davanti…dalle mutande in giù ha qualcosa da rivedere perché, anche se al cospetto di un tale Icardi, non si possono prendere tre goal in casa. Il Milan ringrazia il Cutron comasco e un certo Suso perché se no il Cagliari avrebbe vinto meritatamente al Meazza. La squadra rossonera c’è negli ingredienti: a mancare è ancora l’amalgama degli stessi…questione di tempo?

La Sampdoria continua a meravigliare: partita a fari spenti ora si ritrova, e anche meritatamente, ai piani alti insieme agli dei dell’Olimpo. A fare meraviglia è il fatto che i blucerchiati siano andati a vincere sul campo della Fiorentina che non c’è più. A meravigliare è ancora il prode Quaglia che ogni anno che passa sembra bere alla fonte dell’eterna giovinezza e quasi quasi sembra giocare meglio adesso rispetto a cinque anni fa…ci dica dove sta questa fonte benedetta che ci andiamo di filato anche noi…per la serie chissà. La Fiorentina invece paga care le scelte scellerate di smantellare quanto di buono c’era. Per carità il Cholito va bene ma non basta l’ennesimo argentin fuggiasco o Badelino  perché una squadra di calcio è composta da undici titolari mica da due.

Sul fronte Lazio le castagne dal fuoco clivense le toglie a Inzaghino il bolide di Milinkone nostro che per la cronaca fino a quel momento aveva vivacchiato ai margini della partita forse per concentrare tutte le sue risorse nella magica ed estrema opzione pallonara. E sì perché la Lazio ancora incompleta di chi invece la vede già perfetta in barba alle preghiere accorate di Simon Mago, stava per cogliere l’ennesimo punticino contro le cosiddette piccole del campionato. Il gioco del cacciatorpedinere biancoceleste, chiamarla corazzata o incrociatore è eccessivo,  latita ancora. Il motivo è la mancanza di un gioco sulle fasce degno di tal nome. Pretendere di giocare per linee centrali con il tasso tecnico, peraltro non eccelso, a disposizione, è come voler scalare l’Everest con l’attrezzatura adatta per una gita domenicale. Come al solito in casa Lazio i destini si decidono negli ultimi minuti della sessione del calcio mercato: come già detto in precedenza…state almeno attenti che il fax sia perfettamente funzionante.

Il Toro incorna grazie al volo di Belotti: la sua sarà forse la nuova immagine che prenderà il posto nell’effige delle figurine Panini. Un volo propiziatorio per la “sgambata” che andremo a fare sabato in Spagna per assicurarci la “gita” in Russia. E’ vero che di fronte ai granata c’era il Sassuolo triste di questi tempi ma la squadra di Sinisa a nostro giudizio potrebbe mirare quest’anno a qualcosa di più di un tranquillo campionato sempre che ovviamente il gallo canti tre volte e…non ci sia nessuno a rinnegare la filosofia di gioco del serbo timoniere.

Emilia Romagna in festa grazie alle vittorie convincenti di Spal e Bologna rispettivamente contro un’Udinese di livello e un Benevento che si è già assicurato la zona più pericolosa della classifica. A stupire una Spal…”semplicemente” splendida che potrebbe prendere il testimone che fu a suo tempo del Sassuolo…lavoratori della bassa…un applauso perché a furor di popolo siete lì a confermare che il calcio non sempre è una scienza esatta e prevedibile: dove manca relativamente la tecnica il cuore e i polmoni possono supplire che è un piacere. Continua il languido e impalpabile campionato del Veroncino di questi tempi che riesce nell’impresa di cogliere il primo punticino dell’anno nella prima sfida salvezza contro il Crotone l’unica squadra a non avere ancora segnato in serie A insieme al Sassuolo. Sabato c’è la prima sosta per vedere gli azzurri contro le furie rosse: o qui si fa la Russia o si rischia di morire anzi tempo…raga …state pronti a soffrire.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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