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Super Lazio di Lega

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http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/13-08-2017/juventus-lazio-2-3-murgia-94-decide-supercoppa-210979855916.shtml

La Lazio si aggiudica la Super Coppa di Lega grazie ad una doppietta di Immobile e a un gran goal di Murgia all’ultimo minuto.

La Lazio smentisce i book makers e i catastrofisti che la vedevano soccombere ancora di fronte alla compagine bianconera che fino a ieri era la bestia nera della squadra biancoceleste.

I vari soloni del calcio chiacchierato avevano già decretato la fine annunciata della squadra di Simone che avrebbe dovuto buona buona inchinarsi alla superiorità di madama Juve. E invece lo sgarbo è stato perpetrato e portato a compimento durante novantaquattro minuti giocati con ardore e intensità che hanno dato lustro alla seconda coppa nazionale come forse mai prima d’ora.

I bianconeri iniziano forte così come avevano fatto nella finale contro il Real Madrid e Cuadrado al minuto 4 si trova tra i piedi la palla per l’immediato vantaggio. Peccato per lui e le speranze juventine che di fronte c’è uno Strakosha insuperabile che para d’istinto con il gambone. La Lazio sembra spacciata perché non riesce a scrollarsi di dosso la pressione bianconera. Ma dopo i primi dieci minuti la compagine biancoceleste riesce a serrare i ranghi e ad organizzarsi tra difesa e centrocampo. riuscendo a contrastare l’azione degli avversari nei quali non brillano di certo i corazzieri dell’attacco ovvero Mandzukic e Higuain spettatori non paganti della partita. Se a questi aggiungiamo un Cuadrado in totale confusione e la mancanza di un regista degno di nome, Pjanic non lo è, il quadro di una Juve ancora in fase di costruzione e fisicamente stanca è completo.

La Lazio al minuto 31 ha l’ardire di andare pure in vantaggio con Immobile che, servito a dovere da Milinkovic, arriva a tu per tu con Buffon che non può fare altro che stenderlo. Il susseguente rigore battuto sempre da Immobile è calciato con precisione e il pallone va a insaccarsi alla sinistra del portierone bianconero che intuisce ma non ci arriva. La Lazio potrebbe addirittura andare in doppio vantaggio alla fine del primo tempo quando Basta gira in rete quasi a botta sicura ma questa volta trova i riflessi miracolosi di Buffon.

Raddoppio che arriva puntuale al 54° con Immobile che svetta più in alto di Benatià e Barzagli e buca per la seconda volta la porta avversaria con un…pallonetto di testa che non lascia speranze a Buffon. La Lazio a questo punto, con la Juve che sembra l’ombra di sé stessa, finisce per cadere vittima delle sue improvvise paure e subisce il ritorno di fiamma dei campioni d’Italia che mettono sul piatto tutte le risorse di cui dispongono ovvero un Dybala già in forma campionato che prima con un preciso calcio di punizione e poi con un calcio di rigore per un falletto in area di Marusic ai danni di Alex Sandro riapre improvvisamente le danze.

A quel punto i laziali sembrano quasi spacciati perché andare ai tempi supplementari stanchi e con  diversi giocatori presi dai crampi potrebbe significare la fine del sogno. E invece avviene quello che non ti aspetti: al minuto 93 Lukaku…travestito da Keita, si invola sulla sinistra e, dopo essersi liberato di un De Sciglio abbastanza sulle gambe, serve un passante preciso in area per la deviazione vincente di Murgia che corre sotto la nord per festeggiare l’impresa. L’arbitro fa recuperare due minuti ma la Lazio regge gli ultimi convulsi impeti della squadra bianconera fino al liberatorio fischio finale.

Qualcuno ora incomincia a domandarsi se tra le pretendenti a scalzare la Juve dal suo trono non ci sia anche la Lazietta tanto bistrattata dagli addetti ai lavori. Se Lotito si deciderà una buona volta a fare il passo decisivo e a regalare ai tifosi una speranza allora anche la Lazio potrà dire la sua in barba a chi continua a tenerla nelle retrovie del calcio che conta.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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