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Serie A: è lotta aperta su tutti i fronti

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COMMENTO AL CAMPIONATO

E’ lotta senza quartiere per lo scudetto, per accedere alla Champion’s, per andare in Europa League e infine per non retrocedere in B…mai nel nostro campionato c’e stata una simile “guerra mondiale”. La Juve pareggia a Crotone e si fa avvicinare dal Napoli che vince con l’Udinese: domenica sera la sfida decisiva. Lotta per l’Europa che conta con Roma, Lazio e Inter che vincono tutte e tre e rimangono nelle loro precedenti posizioni. Trema il Milan che, raggiunto sul pari dal Torino, si trova ora il fiato sul collo dell’Atalanta vittoriosa a Benevento. La Samp raggiunge la Fiorentina grazie ad un goal all’ultimo di Zapata sul Bologna. Il Sassuolo vince la sfida salvezza con il Verona mentre Chievo e Spal si dividono le speranze e la posta.

E’ un campionato agguerrito come non mai: tutti contro tutti per raggiungere quattro obiettivi. In cima la Juve si regala un momento di pausa in quel di Crotone abbonandosi alle…rovesciate d’autore. Per il Napoli troppo facile contro un’Udinese ormai in caduta libera. La sfida di domenica sera all’Allianz Stadium forse consegnerà lo scudetto ai padroni di casa che difficilmente…anzi mai, sbagliano due partite di seguito.La sfida più bella è comunque quella per andare ad arricchirsi nei gironi di Champion’s.

La Lazio, sicuramente la meno baciata in fronte dalle poco amorevoli cure degli addetti ai lavori, rimane lì sul treno, magari con un piede fuori sul predellino ma non casca a dispetto del braccino corto del suo presidente, autore questa estate dell’ennesimo mercato svilente della sua storia. Il Simon…mago è riuscito con i fichi quasi secchi a disposizione ad andarci egregiamente a nozze tanto da far scambiare il suo cacciatorpediniere per una corazzata al pari delle due ben più altolocate compagne di merenda Inter e Roma che stanno facendo né più né meno quello che ci si aspettava da loro. Questo la dice lunga sulla variabilità del calcio che certe volte, non spesso per la verità, sembra divertirsi ad ignorare gli investimenti spesi, l’incapacità ormai conclamata di una classe arbitrale non più all’altezza, presidenti ambiziosi e ben inseriti nelle simpatie dei media e la pretesa di vincere delle cosiddette grandi.

I Davide nella storia ogni tanto possono a sorpresa stendere i Golia di turno: a volte basta proprio solo un tiro azzeccato di fionda per azzerare differenze abissali di potenza e di potere. La Lazio regge per ora l’urto e potrebbe approfittare di un possibile calo fisiologico della Roma applicata ferocemente in ottica semifinale contro il Liverpool, una sfida dal sapore antico che non avrebbe sfigurato se giocata a Kiev. Nonostante gli acquisti risibili di questa estate a suon di…centinaia di euro per acquistare gli scarti di mezza Europa, tra un Nani prossimo all’onorata pensione, un Di Gennaro che in pensione lo è già, due ragazzotti di…pessime speranze raccattati nei campetti di periferia portoghesi, un colombiano che non vede la porta neppure se spalancata davanti a lui e con il tappetino di benvenuto, la truppa inzaghiana a discapito di chi non la voleva nella stanza dei bottoni ma piuttosto in quella dei bidoni, è ancora lì e lo sarà fino all’ultimo giorno di questo incredibile campionato.

Dietro si combatte pure per l’obiettivo minore con il Milan raggiunto sul pari da un signor Toro e che ora deve fare i conti pure con la sempre viva Atalanta del mago Gasper che scalpita a meno due e che se continua così potrebbe mandare Gattuso e i suoi a casa Italia…ovvero a giocarsi tutte le carte residue nella finale di Coppa Italia con la Juve sperando che questa domenica stenda le residue speranze del Napoli e si possa accontentare. In coda, oltre all’ormai compianto Benevento, si stanno dando un gran da fare la Spal, al suo disperato sesto pareggio consecutivo, il Sassuolo che vince la sfida con il Verona, il Chievo che continua disperatamente ad agguantare un punticino qua e là e il Crotone capace di fare l’impresa contro il gigante bianconero. Il Cagliari invece deve per un giorno demordere dai suoi obiettivi ma una sconfitta in quel di San Siro al cospetto dell’Inter mezzo croata e mezzo argentina ci può stare anche perché quest’anno la quota salvezza potrebbe essere a forse a non più di quattro o cinque punti.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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