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L’Inter domina il derby: fuga per la vittoria?

MILAN, ITALY - NOVEMBER 22: Romelu Lukaku of FC Internazionale celebrates after scoring the goal during the Serie A match between FC Internazionale and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on November 22, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

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L’Inter vince il derby e vola a +4 dal Milan che ora deve guardarsi pure alle spalle con la Juve vittoriosa con il Crotone a -4 ma con una partita da recuperare. La Roma, fermata sul pari da Benevento, rimane quarta ma con un solo punto di vantaggio su Lazio e Atalanta rispettivamente vittoriose contro Samp e Napoli. 

L’Inter c’è anzi…domina dopo aver vinto con due grandi del campionato a suon di reti di Lukau e Lautaro Martinez. Sei reti infilate nella porta di Lazio e Milan grazie soprattutto al “Duo di Piadena” che ha la fortuna di avere là davanti: senza di loro staremmo ora a parlare soltanto di una discreta squadra da tre quarti classifica.

Il gioco di Conte è tra i più semplici e…più logici del calcio. Tutti dietro la linea della palla sapendo di avere la difesa più forte del campionato e poi grandi rasoiate in contropiede con quei due serial killer del calcio capaci di…stimolare il pallottoliere.

Al Milan evidentemente non basta più il genio e la regolatezza del “multi primavere” Ibra e Pioli ora dovrà inventarsi qualcosa perché più di un segnale di indebolimento si è incominciato a vedere. Correre ai ripari si può ancora ma bisogna incominciare a farlo subito perché poi potrebbe incominciare ad essere troppo tardi.

Continua a recuperare terreno la Juve riassestata di Pirlo grazie soprattutto al sempre verde super Ronaldo con un fisico da venticinquenne. Se però si ferma lui allora son dolori.

La Roma che prima vantava un super rendimento contro le medio-piccole e qualche amnesia di troppo contro le grandi, ora incomincia ad avere…difetti di memoria anche contro le prime. E infatti il quarto posto ora non è più così scontato con i cugini e gli atalantini ad un punto di distanza e pronti ad approfittare di ogni minimo passo falso.

La Lazio ora ha finalmente imparato a vincere con il minimo scarto grazie a sangue, lacrime e sudore in perfetto stile simil provinciale, così come ha fatto tante volte la capolista Inter: i traguardi si ottengono anche così e questo Inzaghi lo sta ora imparando.

Il punto debole dei biancocelesti continua ad essere la difesa…sarebbe bastato un acquisto in più e un Hoedt in meno e i giochi erano fatti…chissà perché la dirigenza laziale continua a complicarsi la vita inutilmente.

Discorso a parte lo merita il Napoli staccato di quattro punti dal quarto posto e sconfitto a Bergamo senza se e senza ma.  E’ evidente che qualcosa nello spogliatoio si è rotto e il buon Gattuso ora è costretto a navigare a vista con l’incubo dell’esonero dietro l’angolo da qui alle prossime settimane.

Turno tranquillo per le squadre di mezzo Verona, Sassuolo, Bologna, Genoa e Udinese con un bel punticino a testa che fa ben sperare e che serve da viatico per un futuro abbastanza sereno.

Di punti se ne prende tre invece la Fiorentina che va ad installarsi a metà classifica  insieme al Benevento di Pippo Inzaghi che, facendo un bel favore sia a sé stesso che al fratellone, riesce nell’impresa di fermare la Roma sul pari.

Buoni segnali dal Torino che dopo la lunga sequela di pareggi riesce finalmente a vincere e lo fa su un campo ostico come quello della squadra di Cagliari, quest’ultima sempre più immersa fino al collo insieme al Parma e al Crotone nella “morta gora” dell’oscuro fondale.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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