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Giro giro tondo: Napoli, Roma e Milan tutti giù per terra

Cagliari's forward Giovanni Simeone scores the goal during italian Serie A soccer match between SSc Napoli and Cagliari Calcio at the San Paolo stadium in Naples, 25 september 2019. ANSA / CIRO FUSCO

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COMMENTO AL CAMPIONATO

Mentre la Juve e l’Inter vincono e si avviano verso un primo tentativo di fuga, il Napoli, la Roma e il Milan cadono alla quinta di campionato.

A fare l’impresa è senz’altro il Cagliari che va ad espugnare incredibilmente il San Paolo e raggiunge in classifica proprio il Napoli al quarto posto. L’Atalanta sotterra una Roma presuntuosa all’Olimpico e ora si attesta al terzo posto. Il Bologna strappa un pari contro il Genoa a Marassi e raggiunge la Roma.Primi tre punti per la Fiorentina che vince contro una Samp sempre più relegata all’ultimo posto in classifica. Va al Parma il derby emiliano contro il Sassuolo. Il Lecce esce dalla zona pericolosa della classifica vincendo e convincendo a Ferrara. Pari senza feriti tra Verona e Udinese.

Saranno forse la Juve e l’Inter a contendersi il titolo d’inverno

Dopo cinque turni sono loro due a condurre le danze rispettivamente a tredici e quindici punti. La Juve per la verità patisce più del dovuto la grinta leonina del Brescia in cui ha fatto il suo primo ingresso messer Balotelli. Ma alla fine, vuoi per un’autorete, vuoi per la bravura di Pjanic, la vecchia signora riesce a passare anche sul campo delle rondinelle nonostante la mancanza, eccome se si sente, di Chiellini e dei suoi monster blocks.

L’Inter incrocia le armi in casa contro la solita Lazio sprecona, senza un vero bomber, alla Vieri tanto per intenderci, e alla fine vince grazie ad un giocatore non interista ma laziale, Jony, che è stato messo lì non si sa perché e che con lo schema di Inzaghi centra come i cavoli a merenda. L’Inter, costruita in modo efficace e con un progetto tecnico-tattico che alla Lazio non sanno neppure cosa vuol dire, si limita a mettere sul piatto della bilancia la sua capacità di fuoco e la sua cattiveria sotto porta…anche queste virtù sconosciute in quel di Formello.

Un mercato, quello della Lazio, basato solo e soltanto sull’acquisto al minor prezzo possibile delle occasioni dell’ultima ora al mercato delle pulci. E chissenefrega se quello che prendi non è per nulla propedeutico al progetto che ha in testa il suo tecnico….tanto a pagare sono sempre i tifosi che continuano a vedersi presi per i fondelli da una società che a parole vuole la Ferrari ma che alla fine con diecimila euro ti può solo comprare una Panda 30 usata… di quelle che al massimo ti facevano i 120 all’ora in discesa e con il vento a favore.

Il Napoli presupponente va in barca in casa contro un Cagliari

che si avvia ad una stagione incredibile e che può ambire all’Europa League in barba appunto a Roma, Milan e Lazio. I giallorossi a loro volta subiscono dalla dea bergamasca una lezione di calcio storica e che porterà di nuovo tifosi, dirigenza e media compiacenti con i piedi per terra…se non sottoterra. Il Milan a Torino si traveste da Lazio e come questa coglie il frutto degno di tale e tanta scialata. Dopo un primo tempo all’insegna del dominio pressoché assoluto, nel secondo tempo assiste inerme alla riscossa-resurrezione del Toro che con Belotti lo rimanda  a casa a mani vuote senza né se né ma, con buona pace di Giampaolo che, come San Pietro, non sa più che pesci pigliare.

La Fiorentina vince il derby delle deluse e si affaccia per la prima volta nella zona di mezzo mentre la squadra di Di Francesco rimane tristemente all’ultimo posto insieme alla Spal. Spal, che non può sperare di incontrare sempre la Lazio, e che dopo il trionfo sui biancocelesti ha preso sberle a destra e a manca e adesso anche dal Lecce che lascia l’ultima casella per assestarsi a metà strada tra la gloria e la dannazione.

Il Bologna coglie un pari a Genova e continua a dare soddisfazioni al suo nocchiere che dal letto di ospedale continua la sua battaglia. Una posizione, quella del Bologna, a pari punti con la Roma, che non deve stupire, se il mercato dei rossoblu è anni luce avanti a quello di una società come la Lazio non è colpa di nessuno se non dell’impietosa legge del mercato che chi ha più soldi  di più ne può spendere. Chi non ne ha è invece destinato a traghettare la propria squadra nella parte destra se non bassa del tabellone. Nel derby emiliano il Parma ha ragione del Sassuolo e lo raggiunge a metà classifica per la serie…si continua a campare alla giornata. Identico discorso per Verona e Udinese.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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