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L'impresa è quella della squadra di Simone Inzaghi.

Dietro le magnifiche cinque il nulla o quasi

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COMMENTO AL CAMPIONATO

Il Napoli con fatica passa in quel di Marassi grazie ad un Mertens come al solito super. L’Inter con lo stesso punteggio resiste al super ritorno della Sampdoria. Juve e Lazio continuano a tenere il passo facendo propria la posta contro Spal e Bologna. Vince con un rigore dubbio la Roma contro un buon Crotone. Riparte il Milan sotterrando al Bentegodi il Chievo. La Fiorentina si affaccia ai quartieri alti con una tripletta al Toro sempre più orfano di Belotti. L’Atalanta continua a recuperare posizioni vincendo anche contro un Verona sempre più a picco. L’Udinese salva la panchina di Del Neri facendo la corsara al Mapei Stadium. Il Cagliari approfitta della sfida contro il Benevento per togliersi dalla zona pericolante della classifica. 

E’ sempre di più il campionato delle cinque grandi dietro le quali si è ormai creato un abisso quasi incolmabile. Il livello delle prime della classe, alle quali da un paio di anni si è aggiunta anche la Lazio di Inzaghi, è di un altro pianeta rispetto al resto dei comuni mortali…ai quali si è aggiunto anche il Milan attuale di Montella.

E’ un dislivello che fa bene ovviamente ai protagonisti ma che fa male, anzi malissimo al gioco del calcio. Il ritorno al campionato a diciotto squadre, ma sarebbe ancora meglio quello a sedici, sembra per ora l’unica panacea per porre rimedio a questa martirizzazione della bellezza e imprevedibilità dello sport più amato dagli Italiani. Il Napoli, che continua a sperare nell’eternità dei suoi magnifici quattro, riesce con gran fatica a prendersi i tre punti contro il Genoa che, così come aveva fatto con la Juve, prima si illude e poi deve sottomettersi alla legge quasi infallibile del più forte.

Mertens, che nella nazionale belga non ha mai fatto cose trascendentali, chissà come nel Napoli ha trovato il suo ideale trampolino di lancio. Nessun difensore nostrano è ancora riuscito a trovare il sistema per prevenirlo o anche solo per limitarne la sua micidiale capacità di recitare alla perfezione la parte del falso “nueve”. Falso “nueve” che l’Inter non ha perché il suo “nueve” è bello effettivo e altrettanto micidiale e si chiama Maurito Icardi autore l’altra sera di una doppietta ai danni di una Samp che si è svegliata troppo tardi anche se nei minuti finali ha fatto vedere i sorci verdi a chi pensava già di essersi fatto solo un’allegra scampagnata. L’Inter, diciamola tutta. deve solo ringraziare l’argentino perché se no a quest’ora sarebbe molto più in basso a tenere compagnia ai cugini milanisti che ieri hanno trovato in Suso il trascinatore che gli mancava. La Juve è avvertita perché a San Siro sabato troverà sicuramente pane per i suoi denti affamati di preda.

Occhio perché non sempre la levata di…soprabito da parte di Allegri riesce a sortire gli effetti indiavolati richiesti…anche perché la “Lazietta” di mister Inzaghi, dopo l’ennesima vittoria in trasferta, è ancora lassù a dare fastidio pronta ad approfittare del minimo passo falso delle altre per continuare la sua personale scalata al potere del calcio, scalata che forse incomincia a dare fastidio a qualcuno. La Roma per non essere da meno dei cugini, contro cui si scontrerà il diciotto di novembre prossimo, continua piano piano a tenere la scia dietro le prime grazie anche a qualche svistina arbitrale come quella che ha dato il rigore con cui Perotti è riuscito a scardinare le difese di chi non meritava a di perdere.

La Fiorentina approfitta dell’assenza di Belotti nel Toro per schiantare la truppa di Sinisa rigettandola nel mare di mezzo.  L’Atalanta così come l’anno scorso, dopo un inizio da dimenticare, continua a scalare posizioni anche se questa volta le prime cinque vanno ad una velocità troppo sostenuta per sperare in un aggancio tardivo. Da segnalare la vittoria del Cagliari contro il solito Benevento e quella dell’Udinese in casa del Sassuolo con buona pace di Del Neri che era già pronto a fare le valigie.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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