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Caos Champion’s: una sedia per cinque

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COMMENTO AL CAMPIONATO

Mentre la Juve si diverte e il Napoli si deprime, si fa durissima la lotta per il quarto posto. L’Inter, pari con i campioni, rimane terza con la Roma che dilaga con il Cagliari e che avanza in classifica. Il Milan ne becca due dal Toro e ora come ora sarebbe fuori da tutto. La Lazio prova a recuperare il terreno perduto andando a vincere contro la Samp a Marassi. Il Bologna vince con l’Empoli e stacca il pass quasi sicuro per rimanere nel calcio che conta. Pari con reti tra Spal e Genoa e tra Chievo e Parma. L’Atalanta si è presa la quarta piazza in solitudine contro l’Udinese in casa mentre la Fiorentina è stata fermata in casa dal Sassuolo.

Con la Juve

che si è ormai cucita il suo ottavo scudetto consecutivo l’interesse è tutto concentrato nella lotta all’ultimo coltello per accedere a quel maledetto quarto posto in classifica. Un quarto posto che ora come ora è sicuramente più appetibile rispetto alla stessa Coppa Italia. Sarebbe bello, e anche sintomo di intelligenza, cambiare una buona volta le carte in tavola e assegnare alla vincitrice della coppa nazionale l’accesso diretto alla Champion’s invece del premietto di consolazione dell’Europa League che non interessa, sembra, proprio a nessuno. Allora si che la Tim Cup assumerebbe tutto un altro significato…ma evidentemente ai signori che dirigono il calcio questo non interessa.

Intanto se c’è qualcuno, vedi il Milan, che di maglia ferisce, c’è qualcun altro, vedi il Napoli che invece…di maglia perisce. Sarebbe bello che qualcuno ricordasse ai simpatici tifosi napoletani che se sono in…zzati loro perché da anni non vanno oltre la seconda piazza, cosa dovrebbero dire allora ad esempio i tifosi della Lazio, che di trofei tra l’altro ne ha vinti di più del Napoli, che da anni navigano tra la quinta e l’ottava piazza. Ringrazino piuttosto chi, pur sbagliando magari negli atteggiamenti, li ha comunque portati in tredici anni dalla serie C alla piazza d’onore della serie A…di più onestamente nin so.

Intanto il Milan

paga a livello sportivo, esiste allora un dio del calcio, gli oltraggiosi atteggiamenti di chi si è divertito a beffeggiare la maglia altrui senza sapere che in questo caso ha finito per beffeggiare e disonorare anche la sua. Divertente è poi l’affermazione da parte di alcuni esponenti della società Milan secondo i quali i cori dei laziali offesi nei confronti dei due responsabili del deprecabile gesto sulla maglia di Acerbi, sarebbero stati cori offensivi e razzisti. Vorrebbe dire allora che se i responsabili della bravata fossero stati dei “visi pallidi” avrebbero ricevuto dagli stessi laziali applausi a scena aperta?! Ma su via piantiamola con le ridicolaggini e da oggi, cari signori di rossonero vestiti, pensate piuttosto a come salvare una stagione fino ad ora fallimentare e deprimente. Non bisogna cari amici milanisti saper solamente vincere, ma occorre versarsi anche nella difficile arte di saper a volte anche perdere, cosa che a voi, almeno per ora,  non riesce.

La Lazio intanto, dopo tanto scialo, scopre di avere tra le sue armi anche un Caicedo in vena di segnature…e se continua così…chissà che non possa raggiungere in classifica il suo compagno di ventura…sempre…Immobile a quota 14 reti.  Intanto la prossima domenica assisteremo ad una prova generale della finale di Coppa Italia con la dea bergamasca. I biancocelesti per raggiungere l’Europa ora non dovranno più sbagliare neanche un rinvio…cosa ovviamente più difficile a farsi che a dirsi.

La Roma

ha trovato terreno facile e fertile nel Cagliari che si è presentato all’Olimpico con la concentrazione di una scampagnata mentre il Chievo, già retrocesso,  con la Lazio è sembrato che giocasse una finale di Champion’s. Lasciando perdere queste amenità, registriamo l’energia salvifica del Bologna che vince e convince con un Empoli con l’acqua alla gola. I rosso blu sono ormai più che vicini alla loro, a questo punto sacrosanta, salvezza così come il Parma che si limita al compitino contro il Chievo e la Spal che si prende un punto contro il Genoa. I grifoni danno l’idea di credere molto di più ad una salvezza comoda comoda piuttosto che a qualche brutta sorpresa…contenti loro…evidentemente sei punti sull’Empoli sono a loro insindacabile giudizio una bella e rassicurante dote…ai posteri delle statistiche l’ardua sentenza.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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