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Il campionato è già finito

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COMMENTO AL CAMPIONATO

La Juve vince pure lo scontro diretto con il Napoli e vola a +6 in classifica. L’Inter fa suo il match casalingo con il Cagliari e raggiunge in classifica il Sassuolo sconfitto di goleada dal Milan. La Fiorentina vince con l’Atalanta grazie anche ad un rigore inesistente su Chiesa. Genoa facile contro il Frosinone allo Stirpe mentre la Roma non fatica ad uscire dalla crisi contro una Lazio fragile e piccola. Parma vittorioso contro l’Empoli e sempre più in alto. La Samp riprende il cammino battendo in casa una Spal quasi indomabile. Un Toro corsaro a Verona mette nei guai il Chievo ultimo in classifica. Il Bologna continua ad incassare punti preziosi battendo l’Udinese.

Il campionato è ormai bello che chiuso: la Juve a sei lunghezze dal Napoli sembra ora come ora irraggiungibile

Se questa può essere una bella notizia per i milioni di fans bianconeri sparsi in Italia e nel mondo, non lo è affatto per chi crede che la massima competizione nazionale debba riservare spettacolo ma anche incertezza sportiva fino all’ultimo sul filo delle prestazioni sportive. Lo scudetto non dovrebbe essere un affare già concluso alla settima giornata ma essere frutto di lotta agonistica e di concorrenza sportiva  almeno fino alle ultime giornate. Con il risultato già acquisito la stessa competizione non ha a nostro giudizio più alcun senso. Va bene la superiorità sportiva sudata e combattuta metro su metro agli avversari ma qui siamo alla dittatura, al monopolio assoluto e così non va bene, anzi va malissimo.

Ora come ora il nostro campionato ha assunto le caratteristiche di una competizione da terzo mondo senza veri competitors a con una potenza sbilanciata a favore di un solo soggetto. Come si sia arrivati ad un risultato simile bisognerebbe chiederlo alla Federazione Gioco Calcio e alla Lega di serie A che negli anni hanno permesso spesso anche in modo indiretto ma ugualmente colpevole una simile disparità di mezzi e possibilità economiche a disposizione. Ripetiamo il monopolio così come si è instaurato porterà il nostro calcio…anzi lo sta già portando alla sua fine annunciata perché la giusta e sana concorrenza va bene, ma il dominio assoluto di una società sulle altre molto meno.

Le concorrenti ormai sconfitte

Il Napoli, esaltato oltre ogni decenza dai media sportivi che in fondo speravano sotto sotto in un suo inserimento nella lotta per lo scudetto, si è rivelato di razza mortale e nulla ha potuto contro lo strapotere di chi si limiterà ad allenarsi e a divertirsi in funzione della Champion’s da qui alla fine della stagione. Per il resto le solite miserevoli cose da segnalare con l’Inter che agguanta facile facile il successo contro il Cagliari e la Fiorentina che approfitta di una svista arbitrale e pure del Var per un fallo in area di rigore assolutamente inesistente. A questo punto di una tecnologia così…variabile non sappiamo che farcene. Gasperini e l’Atalanta giustamente si sentono defraudati ma il signor Nicchi continua  a sostenere a spada tratta, bontà sua, la necessità di mantenere lo strumento anche se finora invece di placare le polemiche come lui va dicendo ha finito con il farle ancora più infiammare.

Il Sassuolo incomincia a soffrire le vertigini d’alta quota e finisce allo spiedo grazie ad un Milan che sembra improvvisamente ritrovato e rinato. La Roma esce facile dalla sua crisi vincendo un derby neanche tanto combattuto contro una squadra senza gente dotata di attributi e senza un’adeguata volontà ambiziosa da parte di una società più attenta ai bilanci economici che a quelli sportivi. Il Genoa si fa una scampagnata in quel di Frosinone contro una squadra, non ce ne voglia il suo presidente, più adatta al campionato cadetto che non a quello di serie A. Il Parma, ben diversamente dalla società ciociara, dimostra invece di essersi tolta di dosso l’effigie di matricola e di meritare in pieno il nuovo status di squadra della massima competizione…Invece di Campbell i parmensi hanno preso Gervinho e basta questo per incominciare a capire tante cose.

La Samp reagisce al vantaggio ferrarese prima con Linetty e poi con Defrel ma che fatica…anche i biancocelesti estensi stanno dimostrando di essere una signora squadra ben assisa nel calcio che conta…anzi che…dovrebbe contare vista la dittatura bianconera in atto. Il Toro inguaia il Chievo, ancora a -1 grazie all’acquisto azzeccatissimo di Zaza. Il Bologna di Inzaghi senjor continua a mettere in cascina punti preziosi in ottica salvezza contro una squadra non eccezionale ma pur sempre ostica come l’Udinese. Il prossimo turno ci riserva l’unica partita degna di nota: LazioFiorentina per rimanere attaccati all’ultima carrozza del treno Champion’s.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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