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Cambio al vertice

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COMMENTO AL CAMPIONATO

La Juve si fa imporre il pareggio dal Sassuolo e l’Inter ne approfitta scavalcandola in classifica: ora è a più uno.

Dietro scalpitano le romane e il Cagliari che si danno battaglia per il terzo e il quarto posto. L’Atalanta fa esonerare Grosso e rimane agganciata alla zona europea. Napoli de profundis perde in casa con il Bologna e va a meno otto dalla zona Champion’s. Il Milan si riprende un poco ai danni del Parma mentre il Toro si riporta avanti vincendo a Marassi con il Genoa. Per la Fiorentina si apre la crisi dopo la sconfitta in casa ad opera del Lecce.

Lotta dura per lo scudetto

e anche per un posto in Champion’s. La Juve si fa imporre il pareggio grazie anche ad una papera di Buffon ma anche a causa  di una prestazione nel complesso molto dimessa. Il Sassuolo si limita a fare il suo con una difesa attenta e con un portiere miracoloso in più di un’occasione. Diciamo che quest’anno forse la signora in bianconero mentalmente si sta concentrando sull’unico grande obiettivo che le manca ormai da troppo, tanto tempo: quella coppa dalle grandi orecchie che mai come quest’anno avrebbe le potenzialità per alzarla finalmente al cielo come meriterebbe.

Ovvio che l’Inter, sorniona e pronta a tutto, di Conte ne approfitta alla minima occasione anche se per la verità fa fatica più del dovuto per piegare la resistenza di una Spal che sta cercando di lottare con le unghie e con i denti per rimanere ancora un anno nella massima serie. Altrettanto ovvio che un misero punto di vantaggio non è per niente un dato rassicurante e la situazione potrebbe capovolgersi di nuovo da un momento all’altro ma intanto godiamoci finalmente questo campionato non più così scontato come quelli che lo hanno preceduto.

E sabato le due di testa

se la dovranno vedere proprio con la Lazio e la Roma rispettivamente al terzo e al quarto posto. I biancocelesti con un Immobile che più in vena di così si muore e con un Luis Alberto sontuoso impiegano poco a mettere sotto l’Udinese e si portano a casa la sesta vittoria di seguito. Peccato che a detta di Tare si sia già deciso di non fare niente a gennaio anche se un paio di innesti servirebbero eccome.  Bontà sua e di Lotito che continuano a non dimostrare nei fatti alcuna voglia di migliorare una squadra a cui manca profondità di panchina.

La Roma è invece più completa anche se negli undici ha qualcosa in meno dei cugini…sta di fatto che i giallorossi, grazie ad una panchina meglio fornita, continuano a non perdere neanche un centimetro e tengono botta a meno due così come l’incredibile Cagliari formato Nainggolan che riesce con la Samp ad invertire il destino di una partita che sembrava già decisa. E ora i rossoblu continuano a godersi un quarto posto non solo meritato ma destinato a dar fastidio a non poca gente.  L’Atalanta ha ripreso a macinare gioco e spettacolo e ora, a meno tre dal quarto posto, non sembra intenzionata a mollare neanche un millimetro alla faccia di chi sosteneva che le fatiche di Champion’s incominciavano a farsi sentire.

Sta molto male il Napoli

che subisce la sconfitta in casa ad opera di un Bologna che non ha rubato nulla e anzi ha giocato in maniera perfetta nonostante la differenza tecnica comunque sostanziale. E ora, guarda un po’, si va di nuovo in ritiro e questa volta lo impone il buon Carletto stufo di tanto e tale scialo di risorse e di punti. Chissà se ora qualcuno dei senatori viziati e coccolati avrà di nuovo voglia di ammutinarsi… .

Il Milan sembra aver passato ilo suo momento peggiore ma rimane in attesa di qualche sviluppo a livello societario e soprattutto di qualche novità dal mercato. Francamente lo sbandierato acquisto di un giocatore ormai vicino ai quaranta e che nel campionato americano più che correre in campo sembra passeggiare non ci pare possa concretizzare quelle novità tecniche che servirebbero come il pane per ridare un po’ di vita ad un diavolo sempre più spento.

Il Toro si riprende la classifica di mezzo vincendo a Genoa e mettendo nei guai seri la squadra di Preziosi. La Fiorentina va sempre più giù facendo incavolare non poco il suo nuovo patron italo-americano. E se ora si infortuna pure Ribery allora sono cavoli per diabetici perché questa squadra, francese a parte, non sembra avere né la personalità né il talento utili non solo per agguantare in qualche modo l’Europa ma forse neppure per fare almeno un campionato tranquillo.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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