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Gli intoccabili potentati del calcio

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Il calcio è lo sport del collettivo, del gioco di squadra, del “si vince solo tutti insieme“, dal pallone d’oro al gregario.

All’esterno però di questa genuina cornice che solca il prato verde, si staglia quella cricca tristemente famosa che burattina a suo piacimento le vicissitudini legate a questo splendido sport. Una cricca di potere che, al pari di quella politica, è palesemente supportata dai media e dunque difficilmente attaccabile o passabile di critica.

In uno sport dove un affare non si chiude se non a suon di milioni di euro è purtroppo conseguenziale che subentrino delle logiche di potere, le quali trascendono lo spettacolo ricevuto a busta chiusa da noi spettatori. I più attenti tra questi avranno notato nelle ultime settimane come qualcuno abbia cercato di contestare la credibilità di tali potenti, magari anche ridicolizzandoli, e in particolare le punizioni esorbitanti in cui sono incorsi.

Il primo potente che ad essere attaccato è stato Michel Platini, cui è stato dedicato uno striscione dalla Curva Nord (fulcro del tifo della S.S. Lazio) recante la frase “Heysel 29-5-86. Hai avuto la forza di giocare…davanti a 39 morti il coraggio di festeggiare…Platini maiale da te nessuna morale“.

Un’accusa riferita ad un fatto preciso che meriterebbe per lo meno una discussione in tribunale (Platini ha in effetti giocato e festeggiato all’Heysel, dunque quanto è oltraggioso affibbiargli il sostantivo maiale per quel momento preciso?), invece è arrivata senza appello la sanzione di ben 10mila euro per la società, come a dire lui è il capo e non si tocca!

Nella casta degli intoccabili fa parte anche Adriano Galliani, costretto ad uscire dallo stadio Artemio Franchi durante il match Fiorentina-Milan, a seguito di una contestazione ad opera di alcuni tifosi viola.

Le offese verbali e il lancio di pericolosissimi pallettoni di carta da giornale sono stati puniti in maniera pesante: 4 Daspo (divieto di accesso a manifestazioni sportive) rispettivamente di 3 e 2 anni.

In un Paese dove non si riesce a punire chi si accoltella fuori dagli stadi (vedi ultimo derby romano), risulta invece prioritario difendere una casta di intoccabili, nei confronti dei quali un libero cittadino non può evidentemente esprimere il proprio dissenso-disprezzo.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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