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Roma tikitaka, Fiorentina harakiri

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La Roma perde di misura in casa contro il Villareal ma il risultato dell’andata le permette comunque il passaggio del turno. la Fiorentina prima va sul 2-0 contro il Borussia Bonchengladbach poi si suicida permettendo ai tedeschi di fare 4 goal.

E poi dicono che le squadre italiane tengono alle coppe e fanno di tutto per arrivarci. Peccato che poi, una volta che vi partecipano, continuano a dare le migliori energie nel campionato snobbando le stesse competizioni europee tanto che l’Italia nel ranking sta scivolando sempre più giù. E’ un cane che si morde la coda, perché le migliori energie spese nella competizione nostrana dovrebbero appunto servire per tornare là dove…poi non si vuole rimanere.

Il discorso non cambia, sia in Champion’s che in Europa League, vedi anche il Napoli con il Real Madrid con Sarri che manda in campo mezza squadra di rincalzo per non affaticare troppo i titolari in campionato. Se continuiamo così alla fine nelle due competizioni europee ci manderemo una squadra sola. Ieri sera questo imbarazzante atteggiamento tutto italico si è verificato di nuovo con la Roma che chiaramente ha affrontato gli spagnoli con l’impegno che normalmente ci si mette in una partita tra scapoli e ammogliati e dopo il vantaggio degli ospiti bisogna ringraziare le parate della riserva brasiliana Alisson se alla fine il Villareal non riesce a dilagare come avrebbe forse meritato.

La Roma ha fatto poco masticando con sufficienza il suo palleggio inutile a centro campo come se dall’altra parte ci fosse stata una rappresentativa regionale. Il passaggio del turno grazie al cielo si era già…consumato all’andata ma, si sa, nel calcio, vedi appunto quello che è successo nella stessa serata al Franchi, non bisogna dare mai nulla per scontato.

Per quanto riguarda il fronte viola, stesso discorso fatto per i giallorossi con la differenza che qui gli ospiti non hanno trovato un portiere avversario saracinesca. E’ incredibile pensare come i padroni di casa siano riusciti ad andare in doppio vantaggio per poi praticamente sedersi limitandosi a guardare il gioco degli altri, gioco che nel giro di venti minuti ha portato a gonfiare la porta dei padroni di casa per ben quattro volte.

Non c’è che dire: un bel guinness dei primati, un goal ogni cinque minuti…complimenti! Ma dubitiamo che la lezione serva a qualche cosa: l’italica e atavica tendenza ad essere forti con i deboli di casa propria e…deboli con i forti d’Europa, continuerà imperterrita perché ce l’abbiamo nel nostro Dna…certi atteggiamenti non si riusciranno ad eliminare così facilmente.

Le cose peggiorano ancora di più in un momento come questo in cui, oltre al problema della mentalità, c’è anche quello di un  livello tecnico del calcio nostrano, Juve a parte, alquanto scadente. Rimaniamo con una squadra sola, la Roma e, se non riesce l’impresa del Napoli nel ritorno con il Real, con la sola Juve in Champion’s …tocchiamo ferro e copriamoci con l’unica coperta che abbiamo: una coperta alquanto corta.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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