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la Roma prova a travestirsi da anti Juve

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COMMENTO AL CAMPIONATO

La Roma vince contro il Milan e rimane in scia alla Juve vittoriosa nel derby. Tengono il passo appena dietro Lazio e Napoli che si aggiudicano rispettivamente i match contro Samp e Cagliari. L’Inter esce dal torpore e vince in casa contro i genoani mentre la Fiorentina trova in Kalinic il giustiziere del Sassuolo. Brutta battuta d’arresto per l’Atalanta che viene sconfitta in casa da un’Udinese corsara. Palermo sempre più giù sconfitto in casa dal Chievo mentre il Crotone rialza la testa vincendo lo scontro salvezza contro il Pescara. Pari senza sussulti tra Bologna ed Empoli. 

La Roma sembra essere la maggiore indiziata per rivestire il ruolo da coprotagonista insieme a madama Juve. Mentre la capolista si sbarazza della difficile pratica sul campo dei granata in un derby più incerto di quanto non dica il risultato, la Roma, grazie ad un goal di Nainggolan, stende il Milan e rimane in scia quattro punti dietro i bianconeri. Sembra sempre lo stesso copione degli ultimi anni con le prime due a contendersi il ruolo di Peppone e Don Camillo della situazione…e sabato ci sarà la grande sfida tra…il diavolo e l’acqua
santa.

I giallorossi sono pronti a fare uno sgambetto alla super squadra di Allegri ben sapendo che altre occasioni difficilmente si riprensenteranno. Insomma quasi una finale preannunciata che, nel caso vincesse la Roma, renderebbe il campionato riaperto e avvincente o almeno non così scontato come sembra.

Altri protagonisti in chiave scudetto non se ne vedono perché, tra Milan, Napoli e…mettiamoci dentro pure la Lazio, non esiste una squadra che possa essere in grado di reggere il ritmo delle prime due sia come tasso tecnico che come mole di gioco. Un ruolo a questo punto fondamentale lo potranno sicuramente svolgere le varie coppe che inevitabilmente toglieranno forze vitali alle due prime. Alla fine la spunterà comunque la squadra che avrà a disposizione la panchina più talentuosa e…a questo ruguardo non ci sembra azzardato prediligere la panchina dello Juventus Stadium anche se l’impegno in Champion’s, Porto a parte, sembra tutt’altro che agevole rispetto alle, per ora, piacevoli sgroppate d’Europa League della Roma.

Il Milan invece appare ancora leggermente acerbo per dare contiunuità al suo volo d’alta quota così come acerba appare la Lazio che ancora non ha risolto i due problemi dell’affiancamento di Immobile e della sostituzione di Keita, mentre Anderson sembra sempre più orientato a svolgere il ruolo di regista avanzato d’attacco visto che una rete su tre porta la sua…responsabilità e il suo contributo. Il Napoli sembra avere qualche margine in più rispetto ai biancocelesti e adesso che rientrerà Milik potrà essere quasi tutta un’altra musica.

Dietro incomincia a sbracciarsi l’Inter che di punti ne deve recuperare almeno dieci sperando che quelli che sono davanti diventino da un giorno all’altro compagini di seconda divisione…un po’ troppo pure per i malati di ottimismo…anche se il pallone continua ad essere un oggetto sferico quasi palla di cristallo. La Fiorentina a sua volta sembra dare timidi segnali di uscita dal suo quasi imbarazzante letargo anche se il Sassuolo di questi tempi non sembra un test così perfettamente probante.

Sta incominciando a pagare caro il lungo periodo di grazia dei suoi ragazzi l’Atalanta che per un turno si riposa contro un’ottima Udinese in attesa di recuperare forze e volontà proprio in casa del Milan desideroso di ripartire dopo lo smacco di Roma. Sul fronte salvezza ottima prova del Crotone che mette nei guai il Pescara sempre più contestato dai suoi tifosi che però dovrebbero ricordare che la loro squadra non è e non è mai stata il Real Madrid e neppure una squadra di metà classifica e che quindi la sofferenza e la paura della retrocessione sono in un certo senso connaturate e quasi lapalissianamente logiche…quindi state buoni se potete.

Qualche ambizione in più poteva e doveva averla il Palermo ma il baillamme di allenatori che vanno e vengono, al di là della loro effettiva capacità…nocchieristica, non facilita di certo il compito di chi a questo punto si ritrova a raggiungere l’ultimo obiettivo stagionale rimasto: quello se non altro della dignità. Pari senza acuti nè squillli tra il Bologna e l’Empoli appena fuori della zona che scotta.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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