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Scatto Juve

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COMMENTO AL CAMPIONATO


La Juve allunga sul Napoli che cede di misura a Bergamo: ora il distacco è di ben quattro punti. La Roma espugna l’Olimpico battendo l’Inter mentre il Milan fa un’impresa storica a San Siro contro il Sassuolo recuperando tre goal. Chievo e Lazio tra le grandi dopo aver rispettivamente battuto il Pescara e l’Udinese. Un Toro sempre più gagliardo lascia a secco la Fiorentina sempre più affossata in classifica. Genoa corsaro va a vincere a Bologna. In chiave salvezza vittoria scaccia crisi del Cagliari che batte in casa il Crotone. Una Samp sempre più pericolante si deve accontentare di acciuffare il pareggio in casa contro il Palermo.

 

E’ come gli altri anni né più né meno: la Juve si lascia alle spalle il gruppone degli inseguitori, ingrana la marcia e dice addio a tutti. Troppo forte, troppo opportunista e soprattutto troppo zeppa piena di talenti in grado in ogni momento di dare la zampata decisiva alla partita. Con gente come Dybala, Higuain, Cuadrado, Pjanic, Alex Sandro, oltre a quelli che oggi non c’erano compreso un certo Dani Alves, puoi permetterti di aspettare e di colpire tranquillamente la preda nel momento più opportuno quando le sue difese si aprono anche solo per un attimo per fisiologici motivi di tenuta fisica visto che nessuno è un automa. Ecco quindi che la partita può sembrare ancorata per tre quarti del tempo sullo zero a zero che non ti aspetti ma poi arriva la zampata…anzi le tre zampate d’autore di chi invece…ti aspetti eccome e…quindi si chiude la pratica senza tanti se e senza tanti ma.

Il Napoli è un’ottima squadra ma forse non ha una coperta così lunga per ben figurare sia in Champion’s che in campionato e quindi le scorie accumulate nella manifestazione primaria si fanno sentire eccome regalando per quasi tutta la partita i vari Callejon e Hamsick in versione sotto tono e…se non girano loro due sunt dolores. Infatti all’Atalanta è bastato fare una partita ardimentosa e attenta per piazzare il ko letale al nono minuto per poi limitarsi a gestire e controllare le folate offensive non sempre lucide dei partenopei. La banda Sarri perde così il treno e forse anche un po’ di fiducia nei suoi mezzi. La differenza comunque con padrona Juve si vede soprattutto in panchina: i bianconeri oltre agli assoluti maestri interpreti di prima fascia ha in panchina in pratica una seconda squadra da scudetto cosa che al Napoli manca tremendamente.

Così come manca anche alla Roma che comunque, dopo due sconfitte di fila, si riprende il palcoscenico uccidendo le speranze dell’altezza dei cinesi di nerazzurro vestiti. Dopo il botta e risposta tra Dzeko e Banega, arriva il greco che con il testone insacca per il trionfo olimpico e l’aggancio ai cugini d’oltre Tevere. Cugini che trovano nell’ennesimo cambio di modulo la giusta collocazione in campo con Parolo promosso in regia e là davanti il trio delle meraviglie Keita, Anderson e Immobile a far vedere i sorci verdi alla difesa friulana. Il tre a zero finale la dice lunga su quale partita è andata in onda sabato sera. Staremo a vedere se queste due vittorie consecutive sono rose e soprattutto se in primavera potranno fiorire ridando speranza ad un ambiente mai così depresso e deluso come quest’anno.

La sorpresa maggiore è però costituita da quella…splendida dozzina (11 più l’allenatore) del Chievo che zitto zitto continua a marciare a ritmo di Champion’s. Altro che lotta per non retrocedere…qui si sta facendo una vera e propria rivoluzione alla faccia del panettone e di quant’altro: qui si…rischia di non arrivare solo a Natale ma, se continua così, si potrebbe finire di mangiare la prossima estate gli spaghetti allo scoglio sulla spiaggia. Impresa d’altri tempi del Milan che in casa prima va sotto di due goal contro i tremendi giovani del Sassuolo, poi si ricorda di essere o forse…di non essere il diavolo e si proccura tre splendidi coperchi che chiudono la falla in pentola e fanno godere la.. folla per una vittoria  mai così sofferta e spacca cuori come questa.  Gode il Toro scatenato di Mihajlovic che, dopo la Roma, affonda anche la Fiorentina relegandola poco sopra la zona salvezza: ora l’Europa è lì a due soli passi ma con un Falque, un Belotti e un Benassi così nulla è vietato, i tifosi granata ora possono anche sognare in grande.

Un Genoa corsaro va a vincere dove meno te lo aspetti fermando la corsa del Bologna, per i grifoni stesso discorso fatto per il Toro, anche se forse meno dotati di potenziale tecnico, tutto è possibile soprattutto se continuerà ad essere suffragato dalla voglia di vincere che nel calcio ha la sua importanza. Sul fronte salvezza il Cagliari si ridesta al Sant’Elia vincendo e convincendo contro la squadra forse più debole dell’intera serie A. Il Crotone infatti non sembra avere ancora superato le sue insicurezze e continua a pagare il dazio del passaggio di categoria forse perché non si è attrezzato per cambiare marcia rimanendo forse quasi allo stesso livello dell’anno scorso. La Samp continua ad arrancare tra un pareggio e una sconfitta: questa volta si deve accontentare di acciuffare il pari contro un Palermo ordinato quanto basta per controllare le confusionarie manovre blucerchiate che portano al pari soltanto in piena zona Cesarini.  

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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