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Campionato falsato! L’arbitro Mazzoleni consegna lo scudetto alla Juve

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

Grazie ad un arbitraggio a senso unico la Juve riesce ad avere ragione della resistenza della Lazio e a mettere virtualmente le mani sul suo quinto scudetto consecutivo. Il Napoli stravince contro il Bologna ma la sua è una vittoria inutile. La Roma rimonta e vince contro il Toro mentre Inter e Fiorentina perdono contro il Genoa e l’Udinese. Finisce in parità lo scontro tra Sassuolo e Sampdoria e sul fronte salvezza il Frosinone prima si illude poi subisce il tracollo in casa del Chievo. Si riprende l’Empoli vittorioso contro il Verona mentre Atalanta e Palermo si dividono la posta. Stasera si gioca Milan-Carpi per l’Europa League e la salvezza.

 

La partita dello Juventus Stadium, l’impianto di proprietà su cui la Juve ha costruito il suo strapotere in questi ultimi cinque anni con buona pace di tutte le altre società, è finita come ci si aspettava con il tripudio della gente bianconera e la sconfitta di una Lazio che per la verità ha tenuto il campo in maniera dignitosa. E’ finita perché il signor Mazzoleni ha fatto di tutto per rendere le cose facili ai padroni di casa arbitrando a senso unico quasi fosse un obbligo morale nei confronti della squadra ospitante. Il primo goal nasce infatti da una spinta evidente da parte di Pogba ai danni di Lulic bellamente ignorata dal direttore di gara, la seconda ammonizione e il rosso a Patric nasce da un contatto ingenuo ma…ai limiti della verginità nei confronti di Dybala al quale non pare vero tuffarsi a terra con tanto di urlo finto di dolore ma tanto basta per accordare subito l’espulsione ai danni di chi veste la casacca…sbagliata.

Il raddoppio nasce da un rigore assolutamente inesistente di Gentiletti ai danni di Bonucci che, al pari del suo degno compagno di squadra, si tuffa platealmente non appena sente l’ombra delle braccia dell’avversario spostargli l’aria contro le sue…ma anche qui è sufficiente per far decretare al casalingo arbitro Mazzoleni l’estrema punizione giusto per mettere le cose in chiaro su chi doveva vincere la partita. Il terzo goal deriva ovviamente dalla somma di tutto il resto contro una squadra decimata e appesantita di goal. Ora i tifosi laziali avrebbero il diritto sacrosanto di vedere la propria squadra sconfitta sul campo a causa di una gestione societaria a dire poco parrocchiale ma non a causa di una classe arbitrale indecente che da decenni è prona e supina nei confronti di chi cerca di arricchire il proprio potere tecnico con lo strapotere politico ed economico. E questo va detto con coraggio e al di là di ogni equivoco.

I nostri arbitri, vuoi per motivi di scarso livello professionale, vuoi per motivi di atavica soggezione nei confronti dei vari potentati del calcio legata ovviamente alle proprie…potenzialità di carriera, non sono in grado di arbitrare le grandi squadre del nord tra le quali spicca madama Juve. A rivedere il film del campionato sembra che qualcuno già a settembre abbia deciso di facilitare in tutti i modi la squadra torinese nel raggiungere il suo quinto obiettivo consecutivo. Ma allora a quel punto verrebbe da domandarsi a cosa è servito giocare un torneo in pratica già assegnato: tanto valeva dirlo subito e ci saremmo risparmiati la fatica di vedere partite e goal assolutamente e pateticamente inutili. Ma…come si suol dire…the show must go on…con tutte le conseguenze quasi grottesche del caso.

Che la Juve sia ampiamente favorita dalla classe arbitrale italiana lo si intuisce anche dal fatto che quando la stessa società gioca in Europa dove questa soggezione evidentemente non esiste, raccoglie poco o niente da infiniti anni, quasi lustri. In questo rendiamo merito al Milan di Berlusconi che, pur ugualmente aiutato da una parte della stessa classe arbitrale, in questi anni ha dato onore al calcio italiano andando a vincere ripetutamente la Champion’s. Cosa che ci ha regalato anche un ritorno di immagine per noi tutt’altro che secondario, mentre i bianconeri sono stati soltanto in grado di raccogliere delusioni su delusioni compresa la finale giochicchiata contro il Barcellona e miseramente persa. Detto questo è con grande fatica che ci tocca parlare anche delle altre, per altro inutili, partite che si sommano a tutte quelle finora giocate in questo campionato già assegnato alla prima giornata.

Al Napoli non basta ” fare scempio” di un Bologna che è andato al San Paolo con lo spirito della vittima sacrificale predestinata mentre la Roma riesce a rimontare e  vincere contro un Toro mai domo grazie al suo capitano quasi quarantenne che colpevolmente le difese continuano a sottovalutare tanto da lasciargli fare un po’ quello che vuole. Male Inter e Fiorentina sempre più a corto di motivazioni e ormai placidamente attaccate al loro quarto e quinto posto salvo, nel caso dell’Inter, ripensamenti dell’Uefa. Un punto a testa, che va bene ad entrambe le squadre tra Sassuolo e Sampdoria, malissimo il Frosinone che perde la testa contro un sempre più sorprendente Chievo, Lotito a questo riguardo dovrebbe andare a lezione di…presidenzialità da Campedelli. Si riprende l’Empoli che vince contro i…resti del Verona, mentre Palermo ed Atalanta si prendono quel punticino tanto prezioso ad entrambe. Stasera il Milan contro il Carpi ci dirà che cosa vuol fare di questa benedetta Europa League.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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