Home / In Fuorigioco / Juve già in fuga

Juve già in fuga

Condividi quest'articolo su -->

COMMENTO AL CAMPIONATO

 

I Bianconeri stravincono la sfida dello Stadium contro un’Inter depressa mentre il Napoli viene fermato sull’1-1 in riva all’Arno: ora i punti di distacco sono tre. La Roma è ora terza dopo essersi divertita ad Empoli. Milan vince a fatica con il Toro ed è sempre sesto. De profundis Lazio sconfitta per due a zero dal sempre più sorprendente Sassuolo. Il Chievo vince con il Genoa e rimane saldamente a metà classifica insieme al Bologna che si prende comunque un punto a Palermo. Nelle zone basse vince e convince l’Udinese in casa contro un Verona ormai ad un passo dal baratro, vince anche la Samp contro il Frosinone mentre si accontentano del pari il Carpi e l’Atalanta.

 

La Juve sta dando forse il suo decisivo affondo verso il suo quinto scudetto consecutivo. Si sbarazza con una facilità quasi sconcertante dell’antica rivale di un tempo che si aggrappa solo all’immensa classe di Palacio che a 34 anni sembra un ragazzino appena uscito dalla Primavera ma…con tanta ma proprio tanta esperienza in più. La rete del vantaggio di Bonucci è comunque roba da cineteca perché nel nostro campionato ci sono centravanti, vedi Djordjevic sponda Lazio, che avrebbero mandato il pallone alle stelle o forse neanche l’avrebbero preso. Se la Juve contro il Bayern saprà giocare così siamo sicuri che…se la potrà giocare fino alla fine.

 

Il Napoli, nonostante l’ennesima firma di Higuain, si fa fermare sull’1-1 da un’orgogliosa Fiorentina e sembra partita dopo partita, perdere gradualmente le sue certezze, perdita proporzionale ai punti che madama Juve ogni volta riesce a risucchiargli. Lo scudetto, purtroppo per i partenopei, è questione non solo di tecnica e gioco di squadra ma forse anche di abitudine a respirare l’aria rarefatta della vetta del campionato. Abitudine che la Juve ha da decenni…anzi da un secolo. Aria rarefatta che incomincia a respirare anche la Roma che sembra aver trovato l’incipit della riscossa di El Shaarawy che a suon di merendine e biscottini, si sta avvicinando alla sua forma migliore…acquisto più che azzeccato soffiato in faccia all’immobilismo di Lotito e Tare che invece si muovono sul mercato con la stessa velocità di un elefante impantanato in un acquitrino.

 

Lazio che conosce il suo…magico epilogo in campionato prendendo la sua seconda scoppola contro un Sassuolo di un’altra categoria. Sconfitta casalinga che mette, ammesso che ce ne fosse ancora bisogno, con le spalle al muro una dirigenza che a questo punto ha solo un dovere etico e morale: alzare i tacchi e andarsene quatta quatta lasciando la Lazio a una gestione finalmente valida. Stiamo parlando di qualcuno che sia in grado di restituire la speranza e l’entusiasmo ad un popolo che da dodici anni sta vivendo il peggiore incubo della sua storia, l’incubo dell’anonimato forse ancora peggiore di quello della disperazione. Ricordiamo come il peggior posto nell’oltretomba Dante l’abbia assegnato non ai grandi peccatori che almeno hanno l’ardire di scegliere nel bene e nel male una strada ma agli ignavi invisi a Dio e ai nimici suoi.

 

Sul fronte pretendenti all’Europa il Milan si libera non senza una certa fatica del Toro grazie alla….mole di Antonelli e rimane attaccato al treno che conta appena un punto dietro gli odiati cugini. Nelle zone meno nobili della classifica da registrare la vittoria del Chievo contro il Genoa che pone la parola fine ad ogni possibile e residuo patema d’animo mentre lo…rinfocola ai grifoni risucchiati di nuovo dai cugini di blucerchiato vestiti. La Samp infatti riesce nell’impresa di scacciare per un momento le streghe della retrocessione contro i formidabili ragazzi di Stellone che però non possono pensare di avere sempre la manna biancoceleste che gli piove dal cielo: ogni tanto per non retrocedere bisogna anche lottare contro squadre di ben altro spessore e…ci si può fare male come è puntualmente successo in quel di Genova.

Un punticino a testa che non…guasta mai per Palermo, Bologna, Carpi e Atalanta mentre risorge per un attimo dalle sue ceneri l’Udinese in casa contro un Verona che sembra aver perso l’abbrivio della recente ed apparente riscossa. La permanenza nella massima serie appare sempre di più come un miraggio: per ambire a tale ineffabile pretesa il Verona dovrebbe fare almeno 24 punti nelle prossime dodici partite, cosa facile per le squadre di vertice ma…quanto mai terribile anche solo a dirsi per le ultime.

Condividi quest'articolo su -->

Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

Cerca ancora

Il Bologna ferma il Milan e riapre il campionato

Il Bologna esce indenne dal campo di San Siro e il Milan si deve accontentare …