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La Juve tiene nonostante il Bologna

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

La Juve rimane prima perché il mezzo falso passo di Bologna non viene sfruttato dal Napoli fermato a sua volta dal Milan sull’1-1 al San Paolo. Fanno festa Fiorentina, Inter e Roma rispettivamente vittoriose contro l’Atalanta, la Samp e il Palermo: ora per il terzo posto è piena bagarre. Altro passo falso della Lazio che non riesce a vincere contro la peggior difesa d’Europa e viene scavalcata dal Sassuolo vittorioso contro l’Empoli. In coda vittoria importante del Verona contro i cugini del Chievo e del Genoa contro l’Udinese. Pari in bianco tra Toro e Carpi.

 

La Juve resiste impavida al primo posto anche se solo con un punticino di vantaggio che diventa a questo punto prezioso assai. A Bologna i bianconeri non passano contro la…macchina da rimontada allestita dal buon Donadoni che ha raccolto i rossoblu quando annaspavano in piena zona salvezza e che ora li ha fatti approdare da tempo nelle acque tranquille e placide di metà classifica. La Juve, forse con la testa già al Bayern non si è sbloccata e la cosa fa anche notizia dopo quella quasi eterna striscia positiva da squadra “terminator” che aveva contraddistinto la seconda parte del campionato.

Avrebbe dovuto approfittare il Napoli impegnato in casa contro il Milan ma la squadra di Sinisa era evidentemente ben poco disposta a fare da personal trainer agli azzurri e infatti al lento goal di Insigne risponde quasi subito San Bonaventura da Milanello che approfitta di un’incornata sbagliata di Koulibaly per un tap in facile facile. La partita del San Paolo, dopo qualche altro squillo di tromba giusto per insaporire il match, finisce senza vinti né vincitori rimarcando una situazione stabile al vertice con le due regine a giocarsela su un punto con il buon Martin pronto a giocarsi la cappa come succede in questi casi di incubo o da immensa gioia a seconda dei casi…fate un po’ voi.

Dietro, la lotta per il terzo posto si fa lotta al coltello con Fiorentina, Inter e Roma che non sanno più a quali santi appigliarsi pur di non farsi distaccare dal mini gruppo delle postulanti. Quattro punti in tre squadre il che tradotto in termini futuri significa lotta dura senza paura e…guai a chi si ferma. La Viola prima…vola a Bergamo poi si complica la vita e infine coglie con Kalinic il fiore della contesa nonostante l’ultima parola di Pinilla. L’Inter ne fa tre ad una Samp sempre più giù e sempre più affondata nelle sue paure e insicurezze. A nulla serve il goal finale del Quaglia se non per le statistiche degli sciamani del calcio. La Roma con la cura Spalletti, che non guarda in faccia nessuno neanche se si chiama Totti, continua la sua marcia trionfale con una perfetta manita contro il troppo modesto Palermo a cui occorrerà un bel colpo di reni per raggiungere la tanto auspicata salvezza che, allo stato attuale non è affatto scontata nonostante il ritorno del figliol prodigo Iachini.

Nel gruppo di color che non piacciono a Dio né ai nimici suoi ci sta la Lazio intorpidita dei giorni attuali incapace di pungere neppure contro i pur modesti…”cugini di campagna” del Frosinone, squadra dai limiti tecnici evidenti ma di carattere tosto e meticoloso che ha saputo leggere la partita esattamente come il buon Stellone aveva consigliato e istruito. Di certo con l’ennesima decisione inconcepibile di confermare nel primo tempo il solito impalpabile Djordjevic Pioli si è scavato la fossa del pareggio con le sue stesse mani. Un allenatore, quello biancoceleste, che di giorno in giorno è sempre più in confusione. E’ evidente che il nocchiero scelto da Lotito non sa più chi prendere tra gli…inadeguati che la società gli aveva questa estate messo a disposizione confidando sempre sul suo rassicurante sì tipico di certe aziende giapponesi. Nel frattempo i big in quella che sembra sempre più un…tana libera tutti, sono sempre meno presenti con la testa e con le gambe e aspettano ormai come liberatoria la fine delle ostilità di un campionato e di una squadra da dimenticare in fretta in attesa di sbarcare su altri lidi ben più promettenti.

Il Sassuolo soffre in casa contro l’Empoli ma alla fine sfodera un Berardi e un Defrel super che rispetto agli imbolsiti laziali sembrano o…meglio…sono di un’altra categoria. Il Verona finalmente targato Pazzini e Toni, cosa sarebbe successo se non fossero per tanto tempo mancati, riesce ad avere ragione dei cugini e ora la salvezza si trova solo a sette/otto punti, tanti ma anche non impossibili visto il lento ritmo delle ultime. Tra queste, insieme ai cugini blucerchiati, c’era anche il Genoa che azzecca per un attimo la mortal pozione dei tempi passati e scavalca Udinese e Palermo e incomincia a respirare senza l’ausilio del respiratore artificiale. Vanno in bianco il Toro e il Carpi all’Olimpico torinese dove le velleità granata si infrangono contro il portierone sloveno Belec che para un rigore a Maxi…troppo buon Lopez. Ma ora si fa silenzio perché stasera va in onda la madre di tutte le battaglie calcistiche: la Juve ospita il Bayern e qui o…si fa l’Italia calcistica o si rischia di tornare alla…normalità di sempre. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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