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Il Napoli cade nella rete dell’Inter

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L’Inter si aggiudica i quarti della Tim Cup al San Paolo contro un Napoli un po’ autolesionista che ha rinunciato per gran parte dell’incontro al Pipita. Ora i nerazzurri aspettano la vincente di Lazio-Juve.

 

Sembrava il Napoli ad essere favorito per il passaggio del turno e invece l’Inter accorta e ben organizzata di Mancini è riuscita ad irretire la squadra partenopea che abbastanza inspiegabilmente ha rinunciato a schierare da subito la sua arma migliore. Senza le invenzioni devastanti di Higuain infatti il Napoli torna ad essere semplicemente una buona squadra con un buon sistema di gioco ma niente di più. L’Inter di questi tempi tira poco ma si difende molto e bene e così ha fatto anche al San Paolo per gran parte della partita. Il Napoli con Gabbiadini in mezzo a Callejon e Mertens ha fatto quello che poteva ma là davanti senza il genio dell’argentino si combina poco.

Tutto o quasi fa pensare che la società partenopea abbia preferito darsi delle priorità e cioè concentrarsi sul campionato e sull’Europa League, decisione forse anche saggia che alla lunga potrebbe magari premiare la squadra di Sarri. Sta di fatto che l’Inter per quasi tutto il primo tempo si è limitata a controllare le manovre del Napoli senza quasi mai provare ad affondare ma questo atteggiamento è servito comunque a qualche cosa perché gli azzurri pian piano a forza di sbattere contro il muro nerazzurro si sono innervositi. Il resto lo ha fatto il solito super Handanovic che ha sbarrato la strada di fronte agli assalti non sempre lucidi della corazzata partenopea.

Le danze iniziano al minuto 14 con un gran destro di Mertens che scalda le mani ad Handanovic. Poi Strinic con un cross arretrato serve Callejon che con un gran tiro al volo ravvicinato impegna sempre il portierone nerazzurro in un’altra parata quasi miracolosa. Poco o null’altro da registrare nel primo tempo se non una punizione abbastanza accademica di Gabbiadini neutralizzata con estrema facilità dal portiere avversario. Il secondo tempo vede una bella conclusione sempre di Mertens, uno dei più attivi tra i suoi, a cui risponde con efficacia di nuovo Handanovic. Poco dopo è la volta di Medel a spaventare il Napoli con un gran destro al volo che manda il pallone di poco alto sulla traversa. A quel punto Sarri si decide finalmente a rischiare il Pipita mandandolo in campo al posto dell’onesto ma poco incisivo Gabbiadini, a cui risponde Mancini richiamando in panchina Perisic per Palacio.

E’ l’Inter però a passare poco dopo con Medel che, su errore di Hamsik, serve un pallone doro a Jovetic che con un gran destro da fuori area fulmina Reina. Higuain prova subito a dare alla partita un senso diverso e con una gran girata di testa mette fuori di poco, seguito poco dopo ancora da Mertens che impegna di nuovo Handanovic. Mertens che dopo tante cose giuste ne fa una decisamente sbagliata: infatti lascia il Napoli in dieci per doppio giallo comminato per proteste. L’Inter sorniona e opportunista di questa stagione va ancora in rete questa volta con Ljajic che, servito a dovere da Jovetic, si invola verso la rete napoletana e mette in buca per la vittoria. A nulla serve se non per le recriminazioni finali la splendida girata di Higuain che sfiora la traversa. Chissà cosa sarebbe successo con lui in campo dal primo minuto. La partita finisce qui con un finale tutto da “gustare” tra Mancini e Sarri che si affrontano a muso duro per poi essere entrambi espulsi dall’arbitro. Gli interisti stasera si accomoderanno sul divano a gustarsi il big match dell’Olimpico tra la Lazio e la Juve: comunque vada in semifinale ci sarà spettacolo.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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