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Lazio eroica, Napoli micidiale, Fiorentina distratta

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Bilancio tutto sommato positivo per le italiane impegnate in Europa League. La Lazio in inferiorità numerica per quasi tutta la partita si impone in casa contro i norvegesi mentre il Napoli dilaga in Danimarca. Unica nota stonata quella della Fiorentina che al Franchi esce sconfitta dal Lech Poznan e ora è ultima nel girone.

 

Europa discreta per le italiane, dopo i due pareggi in Champion’s: Lazio e Napoli si impongono nei rispettivi gironi che comandano in solitudine, i partenopei addirittura a punteggio pieno con l’eccezione della Fiorentina che evidentemente non è abituata a dividere il proprio pensiero e la propria volontà su due tavoli differenti. La Lazio inizia male, anzi malissimo con un palo e una traversa colpiti subito e con l’arcisolito Mauricio che, dopo aver lisciato il pallone, si scaraventa sulle gambe del norvegese Skjelvic facendogli mortal trappetta. Risultato logico e impietoso con i suoi compagni costretti per ottantacinque e rotti minuti a giocare senza un uomo con gli schemi e i piani di Pioli improvvisamente e…improvvidamente saltati.

Ma certe volte è proprio quando il gioco si fa duro che…i duri incominciano a giocare e i duri in casa Lazio sono Candreva, Anderson e Matri che impongono la loro velocità, la loro tecnica di un altro pianeta e il loro senso tattico. Il primo goal è frutto di un’invenzione del romano che serve a Matri un pallone doro che l’ex milanista, con il più classico dei movimenti d’attaccante puro, trasforma in…platino o…diamante fate voi. Non basta perché i biancocelesti continuano a comandare il gioco pur subendo a tratti le veementi ma didascaliche folate norvegesi. Il secondo goal arriva questa volta da un’invenzione di Matri che serve ad Anderson un altro pallone degno di rimarcabile trasformazione e…voilà il raddoppio è servito. Ci vuole l’altrettanto solito Gentiletti per lasciare agli avversari la gioia del goal della bandiera. L’argentino si dimentica del suo…protetto, al secolo Soderlund, libero di incornare Berisha per il 2-1. Ma tranquilli perché dopo qualche minuto Radu viene spinto in area con tanto di rigore concesso per lo specialista Candreva. Questa volta il romano di Tor de’ Cenci, si fa parare il tiro piazzato ma sulla ribattuta del portierone vichingo il capitano acchiappa il pallone e insacca per il definitivo 3-1. Il tempo di…alzare di un punto il voto a Berisha che si distende e para il rigore concesso per atterramento di Konradsen ad opera di Konko. Operazione riuscita, primo posto a sette punti e…a meno di sorprese nelle partite di ritorno una bella ipoteca sul passaggio del turno è stata firmata.

Il Napoli dilaga contro i danesi del Midtjylland con un Gabbiadini in grande spolvero e i soliti Higuian e Callejon. Troppo facile il…test di allenamento perché questo Napoli merita avversari di ben altro spessore e blasone. Nove punti, punteggio pieno nel girone con i danesi secondi a meno tre e le altre due compagini ferme ad 1. Al ritorno il Napoli potrebbe pure concedersi il lusso di far rifiatare il grosso della truppa mandando pure i ragazzini della Primavera e il risultato non cambierebbe. Gli azzurri di Sarri stanno dimostrando quanto la seconda coppa non sia adatta alla loro forza e alle loro caratteristiche. I problemi, ammesso che ci siano, si potranno…intravedere semmai dal secondo turno, discorso simile ovviamente anche per Lazio scippata al primo impegno in terra ucraina dal…cronometro sballato dell’arbitro.

Diverso discorso per i Viola che non riescono a ripetere quanto di bello e clamoroso stanno facendo vedere in campionato, questione non certo di tecnica o di classe ma soprattutto di testa: evidentemente la squadra Sousa, anche e soprattutto a livello inconscio, non riesce a dare alla coppa l’importanza che meriterebbe. La mente dei toscani evidentemente è solo e soltanto riversa sui campi nostrani mentre il…resto è forse considerato, per carità sempre a livello inconscio, un’inutile perdita di energie preziose. Non si può spiegare in altro modo la seconda sconfitta patita questa volta in casa contro i volonterosi ma non certo trascendentali polacchi del Midtjylland. L’unico a brillare nella serata è Pepito che non solo segna il goal del 1-2 ma sfiora pure il pareggio. Per la serie la classe non è acqua. Per il resto che dire se non che…sarebbe ora di svegliarsi e di provare a fare qualcosa anche in Europa per il semplice fatto che l’Europa c’è e la possibilità tecnica di giocarsela pure…sarebbe un peccato fare il solito storico errore che molte italiane hanno fatto per decenni ovvero quello di snobbare il continente a favore del campionato nostrano. Un errore che poi si paga perché se poi in casa le cose non vanno come ci si aspetta si rischia di rimanere con il classico pugno di mosche in mano.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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