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La grande ammucchiata

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

E’ piena bagarre ai piani alti con otto squadre racchiuse in appena cinque punti e con una classifica che si fa sempre più corta. Il Napoli si aggiudica la sfida contro la capolista e ora è lì a soli tre punti dalla vetta. La Roma annichilisce l’Empoli e aggancia il secondo posto insieme all’Inter fermata sullo zero a zero dalla Juve. Una Lazio decimata e per l’ennesima volta vittima di un arbitraggio da sfida parrocchiale, perde di misura a Reggio Emilia: ora il Sassuolo è quarto. Partita sotto tono tra Torino e Milan con un goal e un punto a testa. Impresa del Frosinone in casa contro la Samp. Atalanta in alta classifica grazie alla vittoria contro il Carpi. Una vittoria contro il Chievo rilancia le ambizioni del Genoa, mentre il Bologna, battuto in casa dal Palermo va sempre più a fondo. Pari decadente tra Verona e Udinese.

 

E’ un campionato senza re e senza regine: con la vetta presa d’assalto da ben otto squadre, quasi la metà dell’intera serie A. Tutte con l’ambizione di dire la loro almeno per la zona delle coppe. La Fiorentina non riesce a limitare i danni al San Paolo dove molti quest’anno stanno pagando dazi salatissimi. La rete iniziale di Insigne a giro mette subito in difficoltà i Viola venuti a Napoli per dire la loro dall’alto della classifica. E infatti la squadra di Sousa, dopo essere stata azzannata alle caviglie, si rimette subito d’impegno e riesce a pareggiare con Kalinic perfettamente imbeccato da Ilicic. Ma ecco l’azione che ripaga da sola il costo del biglietto: un duetto alla Charles e Sivori offerto dalla sempre più premiata ditta Mertens-Higuain con l’argentino che mette a segno il suo sesto centro stagionale. A tre punti dalla vetta ora non è più proibito sognare. La Roma non è stata di certo a guardare perché sabato ha matato a dovere l’Empoli con il trio delle meraviglie Pjanic, De Rossi e Salah e ora non tallona più la Juve come gli anni scorsi ma…l’anti Juve per eccellenza…corsi e ricorsi storici.

Pari senza morti nè feriti tra Inter e Juve con traverse e pali a fare da cornice ad un incontro che di certo non passerà alla storia come uno dei più infuocati derby d’Italia. Un punticino a testa che permette all’Inter di rimanere seconda sebbene in compagnia dei giallorossi e alla Juve di muovere se non altro la classifica in scia al Milan che sabato ha prima illuso i suoi con il goal del vantaggio di Baca ma poi ha permesso al Toro di pareggiare con Baselli in una sfida in verità moscietta, senza lode e senza grande infamia. La Lazio per l’ennesima volta viene scippata da un arbitraggio quasi surreale se pensiamo che Guida “dovrebbe” essere un arbitro…degno di serie A. Un rigore inesistente e un’espulsione altrettanto indecente oltre ad un’enorme serie di falli fischiati a senso unico o ignorati se compiuti contro le maglie biancocelesti hanno fatto da cornice ad un incontro duro e a viso aperto.

Un match tra una squadra menomata e senza rincalzi degni di tal nome nelle zone nevralgiche del campo, indecente il centro campo affidato a Cataldi e Onazi, e una emergente che, invece di lottare per la salvezza, “pretende” con diritto di raggiungere traguardi inimmaginabili fino al giorno prima. Un Sassuolo in gran forma ma anche aiutato evidentemente dal clima anti Lotito che si respira nel calcio che conta con gli arbitri che fanno a gara a chi riesce a danneggiare di più la sua squadra. Uno scandalo questo indegno della massima serie e che toglie credibilità e danneggia l’immagine dell’intero movimento calcistico. Dopo un inizio da…under the bottom, il Frosinone incomincia a prendere gusto alla nuova realtà della serie A e rifila il più classico dei 2-0 niente meno che alla Samp dei vari Eder, Cassano e Soriano e…chi più ne ha più ne metta…e ora, a sette punti, si trova appena dietro la grande Juve: roba da non credere. Lo zio Edy non perde la propensione alle altezze: infatti la sua dea bergamasca con Pinilla, Gomez e Cigarini sotterra il Carpi e ora è lì, sopra il campo base, ad appena quattro punti dalla vetta: cosa gli si può chiedere di più?

Bella partita tra il Genoa e il Chievo con i grifoni che rispondono al vantaggio iniziale di Paloschi con Pavoletti e Gakpe, subiscono il pareggio clivense del buon vecchio Pellissier e infine trovano la zampata finale di Tachtsidis. Ora il centro classifica raggiunto può essere un buon viatico per provare a salire ancora. Brutte notizie dal Dallara: il Bologna in un impietoso…diminuendo…rossiniano, subisce l’ennesima disfatta contro il Palermo di Vazquez e Gilardino. Rossi ora non sembra più inamovibile: la prossima contro il Carpi può essere già decisiva. Pari sonnolento tra Verona e Udinese che si dividono la posta e…i problemi reciprochi con una classifica che sommando le due non arriva a fare i punti dell’Atalanta

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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