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INTERrotta

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

I nerazzurri subiscono in casa una debacle storica ad opera di una Fiorentina che ora li affianca al comando e potrebbe proporsi pure in chiave scudetto. Il Toro si riprende il palcoscenico e pure in nove porta a casa la vittoria contro il Palermo. Una Lazio finalmente ri…Bigliata dal suo talentuoso regista subisce un arbitraggio scandaloso ma riesce ad imporsi sul campo di Verona. Continua la favola del Sassuolo che, contro i gemellati del Chievo, si prende un punto prezioso che le permette di rimanere nei piani alti del campionato. La Roma travolge il Carpi e rimane in scia ai cugini. Impresa del Napoli che mette nei guai una Juve senza personalità di spicco. Il Genoa non concede nulla al Milan ed esce dalla zona pericolante della classifica. Bologna sempre più giù perde in casa con l’Udinese. Stasera Atalanta-Sampdoria e Frosinone-Empoli.

 

Alla fine la fuga dell’Inter ha avuto termine, la Fiorentina che la tallonava a tre metri di distanza ora l’ha affiancata e…rischia di lasciarla sul posto perché i viola sono apparsi a San Siro squadra di un altro pianeta ma soprattutto di un’altra velocità. Il fatto stesso che dopo appena 25 minuti il risultato fosse già compromesso e la partita avesse già trovato il suo epilogo la dice lunga su quello che è successo ieri in campo ad opera della squadra di Sousa e soprattutto quello che…non è successo ad opera dell’Inter manciniana. Che la serata non fosse di quelle giuste lo si è visto già dall’intervento maldestro di Handanovic su Kalinic con relativo rigore realizzato e poi sulle successive due reti di Kalinic con la difesa nerazzurra che è andata per farfalle. La rete di Icardi da solo il contentino della bandiera perché dopo sempre Kalinic, un vero e proprio furetto, ci pensa a chiudere la pratica dell’aggancio al vertice.

Con un campionato così povero di grandi e con il relativo vuoto di potere che si è di conseguenza venuto a creare, alcune squadre medio alte potrebbero approfittarne e una di queste è sicuramente la Fiorentina. Come pure il Torino formato anni settanta che, pure in inferiorità numerica, riesce a limitare i danni permettendo al Palermo soltanto di accorciare le distanze con la rete di Gonzalez. Da rivedere la rete al volo di Benassi che regala il momentaneo 2-0 ai granata: un capolavoro di tecnica, acrobazia e…arte sì perché arte e sport certe volte si possono confondere…vedi sul versante opposto del Po lo storico connubio in casa Del Piero con il grande pittore perugino. Ora anche il Toro può a ben diritto incominciare a sognare. Come buone e…per i media inaudite prospettive può averle anche la Lazio, ieri costretta a giocare per gran parte della partita in 11 contro 12, ovvero contro il Verona e l’arbitro Giacomelli autore di un arbitraggio scandaloso e ai limiti della farsa.

L’arbitro triestino è stato infatti capace di negare un goal regolare e solare da parte della Lazio, di non vedere un rigore netto ai danni di Anderson, di accordare il goal al Verona nonostante un fallo conclamato ai danni di Marchetti e di non vedere diversi interventi da giallo da parte dei veronesi. L’unica cosa giusta è stata quella di espellere nei minuti finali Mauricio autore di una ravanata tremenda nei confronti di Wszolek. Per il resto la Lazio con la direzione orchestrale di Biglia è apparsa ben altra cosa tanto da essere capace di pareggiare e poi anche di vincere con una precisa e mortifera punizione di Parolo sempre su innesco dell’argentino. Uniche note dolenti e…abbastanza preoccupanti continuano a riguardare sia i centrali di difesa, assolutamente non all’altezza soprattutto se manca De Vrij a dettare i ritmi giusti, sia…l’evanescente Djordjevic al cui confronto Matri fa la figura di un top player. Il serbo infatti colleziona almeno tre occasioni d’oro sprecate per mancanza congenita di cattiveria sotto porta. Insomma senza Alessandro e Kaiser Klose non si fa l’impero.

Le tifoserie gemelle del Chievo e del Sassuolo, dopo una mattinata passata in allegra compagnia tra Tocai, Lambrusco, salame e parmigiano, hanno anche la fortuna di assistere ad un bell’incontro di calcio che finisce senza vinti né vincitori ma con un bel punto a testa che continua ad alimentare giuste ambizioni di alta classifica per entrambe. Maran e Di Francesco possono essere orgogliosi di quanto sono riusciti a creare: se il campionato ora è diventato finalmente interessante lo dobbiamo anche a loro. Come da copione la partita…olimpica della Roma contro la matricola assai poco terribile del Carpi che con il Frosinone ma anche con il Bologna rappresenta impietosamente l’enorme dislivello tutt’ora esistente tra le migliori della serie cadetta e gran parte delle squadre di A. Dislivello che non è stato in alcun modo colmato al momento della promozione. Il 5-1 finale è solo la conseguenza logica, matematica e…lapalissiana della differenza dei valori in campo.

Il Napoli sabato è riuscito nell’impresa di sconfiggere la grande nemica di sempre, madama Juve che, dopo quattro anni di gloria e furore agonistico, conosce un momento di logico e inevitabile appannamento. Diciamo subito che quello che sembra maggiormente mancare alla compagine bianconera è il peso caratteriale del trio perduto Pirlo, Tevez e Vidal, non ancora perfettamente sostituito con quello degli attuali interpreti. Ora come ora la Juve è ancora una buona, anzi ottima squadra ma nulla a che vedere con quella…marziana degli ultimi quattro anni che…poi è la differenza che continua a passare tra dei buoni, ottimi giocatori e dei fuoriclasse. Al Milan non basta il solito Balotelli ritrovato perché il Grifone con Dzemaili trova la magia sufficiente per…togliere il coperchio alle pentole del diavolo. Sinisa dovrà ancora lavorare sodo perché Bacca, Adriano e super Mario non possono bastare se dietro non hanno una vera squadra. Sul fronte delle pericolanti si illude il Bologna con Mounier ma il suo è solo un fuoco di paglia perché l’Udinese ritrova smalto e convinzione con Badu e Zapata. Stasera l’Atalanta ospita la Samp e il Frosinone affronta l’Empoli nella prima sfida salvezza. Per chi perde sarà dura in ogni caso.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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