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Steccano le favorite, spuntano le outsider

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

Brutta sconfitta dei Campioni d’Italia che perdono in casa contro un’Udinese affamata e concentrata. La Roma non va oltre il pari in terra di Verona mentre la Lazio, grazie alla sua linea verde, vince contro il Bologna di Rossi ma perde il suo capitano. Il Milan viene strapazzato dai viola mentre l’Inter vince a fatica contro l’Atalanta. Un brutto Napoli, dopo essere andato in vantaggio, si fa annichilire dal Sassuolo. Importanti vittorie del Toro a Frosinone e del Chievo ad Empoli. Esordio da incubo del Carpi contro la Samp che vince di goleada, passa il Palermo contro il Genoa.

 

Pronti via! Mentre molti Italiani sono ancora spaparanzati in spiaggia sotto l’ombrellone, il campionato nostrano, impreziosito dalle recenti imprese della Juve in Europa, riprende il suo cammino e lo fa con una prima imprevedibile e per certi versi clamorosa. E sì perché ti aspetti la Juve, la Roma, il Milan e il Napoli e invece spuntano fuori la Lazio e l’Inter, ovvero le due che nel precampionato non avevano fatto proprio una gran bella figura. La vecchia madama dopo un dominio tikitakaro ma…di gioie avaro, subisce ad un quarto d’ora dalla fine il guizzo vincente di Thereau e…tutti a casa. Si vede a occhio nudo che la mancanza della triade Pirlo, Tevez e Vidal è di quelle belle pesanti e per ora non si vedono soluzioni alternative di uguale spessore, poco male perché dopo quattro scudetti vinti di fila ci potrebbe pure stare un periodo di logico appannamento e magari di rifondazione così come succede dopo ogni ciclo sportivo, con la Juve comunque il condizionale è d’obbligo…come sempre.

 

La Roma subisce la buona preparazione del Verona e ringrazia il buon Florenzi se, dopo la serenata cantata sotto il balcone di Giulietta, non se ne torna a casa a mani vuote. Alla Roma, diciamola tutta, manca il carisma der pupone che potrebbe ancora dire la sua e pure alla grande: Garcia avrà tempo per pensarci perché Totti, nonostante abbia sul groppone anagrafico quasi più primavere del profeta Matusalemme, continua ad essere indispensabile mentre urgens est necessitas di trovare almeno un terzino sinistro di ruolo. La “Lazietta“, quella che…così continua ad essere considerata con stucchevole ripetitività dai media, riesce ad imporsi in un Olimpico semi deserto causa lo sciopero della Nord contro i recenti provvedimenti che hanno trasformato la curva in una specie di torta nuziale tagliata a fette.

 

I biancocelesti lo fanno grazie alla strepitosa partita del nuovo olandese volante Kishna autore del suo primo goal in Italia ma anche…fautore insieme a Keita più…Baldo che Diae, di una serie infinita di azioni straripanti che hanno fatto piovere in area un numero sterminato di palle invitanti e…profumate…peccato che al momento non ci sia nessuno abile di capoccia che sappia trasformare il tutto in oro come Re Mida. Si spera nel superamento del preliminare di Champion’s perché se no i tifosi dovranno prepararsi all’arrivo di un altro…straripante Vignaroli o…Perea o…molto giù di lì.

 

Il Milan, dopo l’espulsione di Ely per assai infelice somma di ammonizioni, viene steso da una Fiorentina troppo…bella per essere completamente vera. I tifosi viola inizieranno a toccare ferro e quant’altro ma il dubbio che la squadra dell’Arno nobile abbia iniziato troppo sul ritmo e che prima o poi potrà conoscere una fisiologica pausa esiste: di solito nella maratona, e il nostro campionato lo è a tutti gli effetti, chi parte troppo sparato prima o poi viene raggiunto e si…brucia con le sue stesse mani. Comunque, come diceva la buona Orietta…finché la barca va…lasciala andare e…non ci pensare. Intanto il Milan si consola aspettando…Godot Balotelli in versione figliol prodigo…chissà se i tifosi usciranno dall’uscio di casa per andargli incontro così come si appresta a fare il buon Galliani, in versione pater rejectus.

 

Il Napoli, presuntuosetto anziché no, ne becca due al Mapei Stadium da un Sassuolo che, se continuerà con questa grinta e umiltà, è destinato a farsi un campionato in totale serenità. Per Sarri un momento di riflessione: sembra che il Napoli dopo la perdita della Champion’s abbia perso un po’ della sua convinzione e delle sue certezze. Più che un problema tattico ci sembra qualcosa di più adatto al lettino di uno psicologo. L’Inter del Mancio, ad una …mancia…ta di secondi dal termine, riesce a sgretolare il muro difensivo dello zio Edy, ma…anche le coronarie dei tifosi interisti, grazie ad una magia di Jovetic. Ora i nerazzurri si sono accomodati nel gruppone dei “fuggitivi” e si preparano pian piano alla sfida della terza giornata contro quei…”poveri” diavoli dei cugini, ora come ora distaccati di tre bei punticini.

 

Nel gruppone al comando si inserisce anche il Toro che si sveglia dopo l’iniziale vantaggio del Frosinone e nel secondo tempo vola con il solito Quaglia e Baselli autore di un bombone da fuori area. Il Frosinone, dopo una bella partenza, finisce per subire il ritorno di fuoco del Toro che, dall’alto della sua esperienza, ha saputo approfittare del momento di calo dei ragazzi di Stellone. Assai peggior sorte l’ha avuta il Carpi che, di fronte alla Samp di compare Zenga si ritrova già sotto di quattro reti a zero dopo poco più di mezzora. Il resto a quel punto è solo accademia e il risultato finale di 5-2 la logica e inappellabile conseguenza che la dice lunga sulla differenza tecnico tattica vista in campo. Il Carpi è avvisato: la serie A rispetto al torneo cadetto è tutta un’altra cosa…ma proprio tutta un’altra. I blucerchiati sono sembrati con i vari Eder e Muriel di un altro pianeta e forse anche di un altro sistema solare.

 

Vince il Palermo formato Iachini all’ultimo decimo di…minuto grazie ad una rete da opportunista di El Kaoutari che stende un grifone disattento e distratto. Bella impresa della Verona clivense che va a vincere in casa dell’Empoli dopo il vantaggio iniziale di Saponara grazie alla tripletta della premiata ditta Meggiorini, Birsa e Paloschi. La Lazio, che domenica si recherà in visita di cortesia alla casa di Romeo, è avvertita: se Verona è stata quasi fatal alla Roma…la storia potrebbe ripetersi sui rispettivi fronti opposti del Tevere e dell’Adige: guai infatti a prendere certi impegni troppo alla leggera, di sicuro per i biancocelesti sarà una trasferta da prendere con tanto di molle…quasi come quella di mercoledì prossimo contro le aspirine teutoniche. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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