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La Juve spegne l’interruttore del campionato

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

Bastano due lampi di Tevez e di Bonucci alla vecchia signora per mandare tutti a casa e prendersi con largo anticipo il suo quarto scudetto consecutivo. La Lazio, nonostante una gara gagliarda, rimane al palo e viene raggiunta dalla Roma che non riesce ad approfittare completamente del turno casalingo contro la squadra di Edy Reja. Si rifà sotto il Napoli che maramaldeggia contro un Cagliari con un piede e mezzo in B. La Sampdoria viene fermata sullo zero a zero in casa dal Cesena, mentre il derby milanese finisce mestamente a reti inviolate. Il Toro agguanta il pari con il Sassuolo e il Parma il pari e la dignità contro l’Empoli. Il Palermo da una lezione di calcio al Genoa, finisce in parità il match tra Chievo e Udinese. Stasera la Fiorentina potrebbe rilanciarsi contro il Verona.


Può sembrare un paradosso e in fondo un po’ lo è: la Lazio, in casa della prima della classe, macina gioco (61% di possesso palla), ruggisce, si danna l’anima agguantando e spingendo avanti il pallone ma alla fine viene punita con due lampi…due da chi non si trova lassù per puro caso. La differenza nel match clou di sabato l’hanno fatta le difese: quella della Juve invalicabile e perfettamente oliata, quella della Lazio orfana di un certo De Vrij e con le seconde linee non proprio all’altezza. Se poi ci aggiungi uno come l’Apache che riesce a trasformare in oro tutto quello che tocca il gioco è fatto. Certo, con il senno di poi, di cui le fosse di tutto il pianeta sono piene, se nelle due azioni letali su tre che la Juve è riuscita a portare nell’area laziale, la linea difensiva biancoceleste non si fosse fatta infilare come un cestino bucato, forse la partita avrebbe potuto pure arenarsi sul pari. Ma, ripetiamo, la storia nel calcio come in tutti gli avvenimenti umani alla fine la fanno i fatti concreti anche se frutto della più feroce casualità e di…casualità sabato neanche a parlarne.

Qualcuno dice che la Lazio ha pagato la sua presupponente baldanza iniziale ma, secondo noi, se Pioli avesse impostato la partita alla stregua di una squadra di bassa classifica trincerandosi in difesa, alla fine il goal bianconero, in un modo o nell’altro, sarebbe arrivato comunque. Era però prevedibile: allo Juventus Stadium se vuoi passare devi chiamarti Barcellona, Real Madrid o Bayern Monaco, tutto il resto diventa…ordinaria amministrazione. I laziali trovano lo stesso motivo per far festa perché il loro ex zio, a cui va aggiunto l’altro ex fratellone Stendardo, riesce a fermare la Roma con una partita intelligente e di attesa: la Roma finisce per tuffarsi dentro la ragnatela nerazzurra e non riesce più a venirne fuori. Entrambe le reti vengono messe a segno su rigore, generoso il primo, verace il secondo…ma per la Roma c’era anche il rigore netto e solare di Masiello su Ibarbo sul quale l’insufficiente Gervasoni sorvola. La Roma incassa il pari e riesce soltanto a riagganciare la Lazio al secondo posto. Le prossime due partite contro l’Inter e l’Udinese in trasferta rappresentano l’ultimo treno per rimanere agganciati alla Champion’s e Garcia lo sa benissimo: se dovesse steccare sarebbero dolori.

Il Napoli zitto zitto va a Cagliari e con Callejon e Gabbiadini più un’autorete di Balzano mette nei guai Zeman e si ridà più di una speranziella per la Champion’s: i conti comunque si potranno chiudere o forse…riaprire alla vigilia dello scontro finale con la Lazio al San Paolo, a meno che non sia…già troppo tardi. Per il Cagliari è forse giunta l’ora di fare il bilancio di fine stagione: niente processi per carità ma almeno l’onestà di capire dove si è sbagliato. La Sampdoria non va oltre lo zero a zero in casa contro un Cesena barricadiero ma ben organizzato. Per i blucerchiati la Champion’s sembra ormai un miraggio mentre l’Europa League una solida realtà…Fiorentina e Napoli permettendo. Finisce senza reti il mesto derby di Milano. Con l’Expo alle porte di…esportazione del calcio meneghino neanche a parlarne, le due compagini, con la zona Europa rispettivamente a meno sette e otto punti, rimangono forse irrimediabilmente fuori dai giochi. Per carità matematicamente parlando l’impresa si potrebbe ancora fare ma…visto l’andamento rossonerazzurro fino a questo punto della stagione non c’è spazio per grandi illusioni. La partita ieri è stata da sonno nel primo tempo mentre nella ripresa l’Inter ha dimostrato di essere più fresca e ha cercato di mettere sotto i cugini avversari senza peraltro riuscirci. Da parte del Milan la magrissima soddisfazione di continuare a tenere l’Inter a meno uno, per l’Inter quella di aver dimostrato, forse più a sé stessa che non agli altri,  di non essere ancora del tutto decotta e…sabato arriva la Roma.

Il Toro di Ventura continua il suo cammino diesel in campionato e si prende un punto in Emilia contro la provinciale più forte del campionato. Provinciale dimostra di non esserlo invece il Palermo che si prende un’altra bella soddisfazione grazie ai guizzi di super Dybala, il vero trascinatore della squadra che mette lo…zampino in entrambe le reti splendidamente segnate dal bulgaro Chochev. In un colpo solo i rosanero raggiungono e superano la salvifica quota 40 e ora potranno concedersi il lusso di giocare a mente libera e serena: prepariamoci…lo spettacolo, quello vero, deve ancora iniziare. Da registrare nella giornata i pareggi tra Chievo e Udinese, due squadre che non hanno più granché da dire in campionato e tra Empoli e Parma. I ducali, nonostante continuino a piovere sulle loro teste punti e ripunti di squalifica, a questo…punto anche inutili e assurdamente crudeli, stanno dando a tutti un esempio di dignità insuperabile e ammirabile. Stasera la Fiorentina contro un Verona sempre più in debito di motivazioni proverà a portarsi al quinto posto non solo per l’Europa League ma anche per la Champion’s chissà… senza dimenticare anche la possibilità offerta dal torneo in corso: perché potremmo assistere pure ad una finale tutta italiana…con tutte le conseguenze positive del caso.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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