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Capital Games!

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Commento al Campionato

 

E’ sempre più accesa la sfida tra le due romane, le uniche a mantenere il passo della Juve vittoriosa in casa con l’Empoli. Sull’orlo del baratro l’Inter incapace di battere il Parma, passo in avanti per il Milan che batte il Palermo nella sua tana. La Fiorentina batte e scavalca la Samp e ora si prepara a difendere il quarto posto. Colpo del Toro vittorioso a Bergamo. Pareggi tra Genoa e Udinese e Verona e Cesena. Bella vittoria del Sassuolo nello spareggio salvezza contro il Chievo.

 

La Juve vince grazie ad una punizione ultra ravvicinata decretata dall’arbitro Giacomelli poco incline a commuoversi di fronte all’involontario retropassaggio di Rugani a due metri dal suo portiere. La rete bianconera sarebbe stata facile per un allievo regionale figuriamoci per Tevez al suo diciassettesimo centro. Il raddoppio di Pereyra è una logica conseguenza dell’episodio precedente con l’Empoli, tutt’altro che arrendevole, che è costratto a lasciare spazi alle micidiali ripartenze juventine. L’attenzione del campionato, visto l’epilogo scontato, è però tutta rivolta al duello ravvicinato tra le due sponde opposte del Tevere.

 

I giallorossi liquidano grazie ad un polemico Pjanic un Napoli con la testa ormai divisa tra Europa League e Coppa Italia. I biancocelesti invece superano il tradizionale problema legato alla sosta e vincono a Cagliari grazie ad Anderson che si accende e si spegne come una Treking Light. Suo l’assist che da l’avvio all’azione del vantaggio Klosiano ma anche sua…nel senso di Pioli, l’idea vincente di inserire nel secondo tempo Keita che viene…vede la possibilità di due rigori e…vince insieme ai suoi magnifici fratelli maggiori. La Lazio dovrà ora stare attenta perché la prossima settimana arriva l’Empoli e, a meno di nuove punizioni ultra ravvicinate, non sarà affatto semplice: il toscano è un sigaro tradizionalmente difficile da fumare. E poi si dovrà andare a far visita a madama Juve: se solo arrivassero quattro punti da questi due scontri sarebbe tutta manna dal cielo o…grasso che cola…fate un po’ voi.

 

La Fiorentina stacca il biglietto per l’Europa scavalcando la Samp nella piscina olimpionica del Franchi. Lo fa giocando come sa ma anche come Salah le permette in questo momento. Il superarabo continua ad innestare il turbo del suo personalissimo tappeto volante e fa volare i suoi nei cieli eterei che dalle Alpi portano all’Europa. Il Milan riesce a vincere a Palermo grazie a Cerci e all’ormai solito Menez e porta un po’ di ossigeno ai suoi tifosi in apnea. Il traguardo europeo ora è a sette punti di distanza…tanti, forse troppi ma pur sempre desiderabili e avverabili perché nel calcio non si può mai sapere. I cugini nerazzurri invece piombano in una crisi di gioco, di identità e di certezze quasi irreversibile. Un incubo che costringe la società a fare la voce grossa a a punirli con una bella seduta di addominali la mattina di Pasqua. Basterà questo provvedimento esemplare a rimettere la macchina in carreggiata? Qualcosa ci dice di no: forse a…fare quegli addominali il prossimo anno saranno necessari altri interpreti, a meno che Tohir non si intestardisca a mantenere lo status quo o…peggio lo status quo ante.

 

Il Toro si porta a casa tre preziosissimi punti su un campo tradizionalmente difficile e ostico come quello di Bergamo e continua a sperare di fare all’incontrario e…senza elefanti il percorso che un certo Annibale fece più di duemila anni fa. L’Europa è lì che continua ad ammiccare e…se ci spera ancora il Milan che di punti ne ha uno in meno…perché rinunciarci? Vittoria della quasi salvezza per il Sassuolo che batte il Chievo e si porta definitivamente nelle placide acque del centro classifica. Di più proprio non gli si poteva chiedere. Pari senza infamia e senza lode tra Genoa e Udinese, entrambe ormai fuori da tutti i giochi in un senso e…nell’altro. Insomma un’utile sgambata in attesa che questo campionato infinito e ormai inutile ponga fine alle loro fatiche. Il Verona continua a tenere i cugini indietro di un punto ma soprattutto la zona pericolosa a meno undici. Motivo di gioia e di festa resta l’immarcescibile ed eterna giovinezza di nonno Toni che con quindici reti tricolori si permette di minacciare il duo Tevemenez. Se continua così lo vedremo segnare in serie A all’età di quaranta suonati anche se dovremmo concedergli una leggera flessione dovuta almeno ad una certa…svogliatezza mentale, perché di calo fisico neanche a parlarne. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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