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Juve in trionfo, Napoli che tonfo!

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

La Juve va a vincere anche a Palermo e ora si concentra per la grande sfida in Champion’s. Non paga il turn over di Benitez perché il Napoli ne prende due dal Verona targato Toni e ora la Champion’s potrebbe allontanarsi. Il Cagliari con Zeman si prende un punto contro l’Empoli e continua a sperare. Il Chievo stende il Genoa a Marassi con una doppietta di Paloschi e allontana i fantasmi della B. Un punto per uno tra Atalanta e Udinese, mentre il Sassuolo vince a valanga contro un Parma in depressione. L’Inter acciuffa il pari in casa contro il Cesena grazie a Palacio e forse dice definitivamente addio alla zona Champion’s.

 

La Juve chiude anche la pratica Palermo con un gran goal di Morata e ora, con la Roma a meno quattordici in attesa della partita di questa sera, si prepara allo scontro finale in terra di Germania. Tutto sempre e troppo facile per la banda in bianconero, ma sappiamo che così non sarà contro le vespe giallo nere di Klopp. Al Westfalenstadion, c’è da giurarci, l’atmosfera di benvenuto non sarà delle più entusiasmanti e in più ci sarà un agguerrito comitato d’onore  capeggiato dall’Immobile nazionale in versione post granata. Insomma se la Juve ci ha “ucciso” con largo anticipo il campionato, in compenso potrebbe far…risorgere le nostre speranze nella massima competizione continentale riportando, così come sta già succedendo in Europa League, il nostro calcio nell’olimpo degli dei.

Nel frattempo nell’agone nostrano il Napoli, in versione rivisitata e corretta da Benitez, non convince e se ne prende due da quel Toni che a 37 anni continua a stupire e a…stappare bottiglie di Champagne per la gioia dei tifosi di Giulietta e, in questo caso, anche di quelli dell’aquila Olimpia che stasera sogneranno il sorpasso. Sembra evidente anche ai non addetti ai lavori che l’allenatore azzurro si sta concentrando sempre di più su quell’Europa League che, se alzata al cielo, darebbe l’accesso anche alla coppona dalle grandi orecchie, piuttosto che cercare di prendersi il terzo posto. Non si spiega in altro modo la dirompente decisione di fare a mano del Pipita, ovvero dell’uomo grazie al quale il Napoli, da squadra di centro-trequarti classifica, diventa magicamente compagine da secondo-terzo posto. Ai posteri l’ardua sentenza sulla giustezza di cotali e…fatali decisioni.

Il boemo che si firma come Zorro, alla sua prima di…ritorno, porta subito un punto nel cestino del Cagliari se non altro per continuare a sperare nella tanto auspicata “rimontada”, un punticino che a fine stagione potrebbe diventare magari fondamentale per non cadere dalla padella di Zola alla brace della B. Insomma la solita coperta corta che Zdenek preferisce rimboccarsi fino alla testa lasciando scoperti i piedi piuttosto che coprirsi l’ombelico lasciando il resto del torace al gelo come faceva il suo successore-predecessore. L’Atalanta continua come la formichina a collezionare un punticino per volta, coprendosi così come lo zio Edy sa fare molto bene, ma “dimenticandosi” di osare per…non rischiare. Il problema ora è che là dietro, qualcuno in Romagna incomincia a dare pericolosi segnali di risveglio e allora la tranquillizzante e soporifera velocità di crociera nerazzurra potrebbe non bastare più.

 

Il Sassuolo stende impietosamente il Parma sotto un micidiale coktail formato da Sansone, Berardi e un…pizzico di Missiroli. Sembra un vero e proprio passaggio di consegne tra chi sta mestamente lasciando dopo anni e anni di ottima militanza il palcoscenico del grande calcio e chi potrebbe prenderne il posto, a favore degli emiliani ci sono molti indizi tecnico-tattici ma anche societari che potrebbero far propendere per un simile e fino a pochi anni fa imprevedibile orizzonte. Insieme ai tifosi di Giulietta oggi festeggiano anche quelli di Romeo grazie ad un Paloschi in versione terminator. Per una volta i sortilegi calcistici del mago Gasperinus non raggiungono l’obiettivo perché i clivensi sono scesi in campo con tanto di antidoto e cioè con una tattica accorta che ha neutralizzato tutto quello che c’era da neutralizzare e che ha lasciato il grifone a pari punti con il biscione nerazzurro. 


A proposito del biscione nerazzurro, Mancini scopre di essersi messa sulle spalle una bella croce perché il percorso dell’Inter assomiglia sempre di più a quello di un gambero, con due passi in avanti e uno indietro. La zona Champion’s, dopo l’ennesima mancata vittoria, questa volta contro il sempre più vivo Cesena, dista ormai nove punti che stasera potrebbero diventare anche di più. Anche per l’Inter quindi la partita di giovedì contro i lupi della Volkswagen rappresenta, ancor più del Napoli, lo spartiacque tra il fallimento totale e la vista quasi salvifica sulla finale di Polonia con tutto quello che ne conseguirebbe. Forse, a differenza del Napoli, Mancio farebbe benissimo a provare a concentrarsi sull’unico obiettivo a dimensione aritmetica e…umana che gli resta. Stasera trittico fondamentale per il gioco dell’oca della Champion’s: se la Lazio vince e la Roma si ferma al cospetto di un Ferrero dal passato giallorosso ma dal presente blucerchiato di rabbia calcistica, rimarrebbe un solo punticino a frenare la bramosia e la rapacità dell’aquila biancoceleste. Aspettiamo anche l’esito di Fiorentina-Milan che potrebbe mantenere i viola in Europa e al tempo stesso cacciarne in maniera definitiva i rossoneri costretti, in quel caso, a rimanere nel limbo di color che sono sospesi a metà classifica sanza laude e sanza infamia che in verità per i tifosi milanisti avrebbe il sapore dell’inferno più nero.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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