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E’ Italia League: abbiamo calato la cinquina!

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Era da anni che il calcio italiano non si prendeva una simile e rassicurante rivincita, anni in cui abbiamo vivacchiato finendo nelle retrovie del calcio continentale senza neppure renderci conto in quale terribile “imbuto” ci eravamo infilati. All’inizio della stagione nessuno sarebbe stato disposto a sperare in una ripresa dalla nostra malattia quasi terminale, una ripresa che avrebbe finito con l’assumere le caratteristiche di un vero e proprio miracolo sportivo visti i precedenti non proprio entusiasmanti del nostro calcio. E invece ti succede che l’Europa League all’improvviso si scopre “Italia League” con ben cinque squadre nostrane che approdano agli ottavi che, a questo punto, assomiglieranno sempre di più ad un rassicurante “mare nostrum”, ad una dependance del nostro campionato. 
 

Una notte, quella di ieri sera, che sa di trionfo ma soprattutto di dominio tecnico tattico e questo non nei confronti di squadre di terza fascia ma di quelle che di solito sono abituate a guardare il resto del mondo da una discreta altezza. Come considerare altrimenti squadre storiche come il Celtic, il Tottenham, i temibili spagnoli di Bilbao o gli stessi olandesi del Feyenhord con la sola eccezione dei turchi di Trebisonda appartenenti ancora ad un calcio non di primissima levatura. Ebbene ieri sera quelli di un altro pianeta siamo stati noi pur con tutto il nostro bagaglio di incoerenze, insicurezze e contraddizioni tecnico-tattiche che ci hanno condizionato non poco nel nostro passato recente.
Vedere un Torino andare a dominare nella tana del San Mames di Bilbao e farne tre con una facilità quasi disarmante sarebbe stato quasi surreale anche solo pensarlo qualche mese fa. La rete finale di Darmian al volo, precisa e “mortifera” come un missile terra-aria-terra, è di quelle che ti riconciliano con il calcio così come la botta di Guarin che annichilisce le speranze e le velleità di un Celtic braveheart a cui va riconosciuto comunque l’onore delle armi. E che dire della Fiorentina che chiude al Franchi con due goal (di cui il primo dell’ormai risorto Gomez e il secondo del…già vivo Salah) la pratica contro un Totthenam un…Pochettino sulle gambe. Gli inglesi sembravamo noi, basta vedere l’esecuzione del raddoppio di Salah figlio di un perfetto fraseggio con Gomez per rendersi conto di come si dovrebbe giocare a calcio.

Stesso discorso a proposito di Feyenhord-Roma dove tra banane, lamponi e…accendini, si è giocato in un clima che…più acceso di così si muore. La Roma non si lascia intimidire dalla furia olandese perché Ljajic, su perfetta imbeccata di Torosidis, verso la fine del primo tempo trafigge al volo il portiere avversario per l’1-0 iniziale rispedendo al mittente la bananona gonfiabile indirizzata dai poco simpatici tifosi di casa probabilmente a Gervihno. Ridotto in dieci perché Te Vrede è mandato dall’arbitro a bersi un bel…the verde caldo negli spogliatoi anzi tempo, il Feyenord sembra punto dalla tarantola e infatti, all’inizio della ripresa e dopo quindi minuti di sospensione perché dagli spalti piove di tutto, riesce a pareggiare con Manu pronto ad infilarsi nella difesa romanista come una lama nel burro. Sarebbero a questo punto i tempi supplementari ma la Roma ha in serbo la “vendetta” calcistica di Gervinho che, imbeccato al millimetro sempre dal grande capo degli assist men Torosidis, sotto porta devia in rete aggiungendo un bel…lampone di genio calcistico alla banana del primo tempo. Finisce così con la Roma pronta alle prossime sfide dell’ottaviano turno e gli olandesi che torneranno a dedicarsi alla coltivazione del tulipano perché con la banana…non hanno avuto fortuna.

Niente più che un buon allenamento è stata la partita del Napoli contro i turchi in vista della ripresa del campionato e della prima semifinale della Tim Cup contro la Lazio. Il goal di De Guzman è servito se non altro per dare all’incontro un minimo di interesse perché se no…sai che noia. Il Napoli è forse la squadra italiana con più chances per arrivare alla finale sempre che non sia costretto dalla sorte ad incontrare una delle altre quattro sorelle perché allora ci sarebbe da discutere. A questo punto non sembra una boutade quella di pensare ad una possibile finale tutta in lingua italiana, una sorta di super coppa di Lega in formato europeo che darebbe alle nostre anche la possibilità di giocarsela per la Super Coppa contro…la Juve? Stiamo forse sognando a occhi aperti ma certi sogni, soprattutto quelli che si fanno all’alba…della resurrezione del calcio italiano, potrebbero essere destinati a realizzarsi…almeno in parte.

 

Inter-Celtic 1-0

 

Athletic Bilbao- Torino 2-3

 

Fiorentina-Tottenham 2-0

 

Feyenoord-Roma 1-2

 

Napoli-Trabzonspor 1-0

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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