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Juve troppo facile!

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Punteggio tennistico per la Juve di scorta contro un Verona evanescente. Resurrezione di Giovinco e show di Coman. Nei quarti i bianconeri se la vedranno con il Parma.

 

Non c’è stata praticamente partita: troppa la differenza in campo tra la squadra di Mandorlini e la Juve B, come tanta differenza c’e stata tra la Lazio B e il Toro. Appare evidente, al di là del fatto che forse la Coppa Italia viene un po’ snobbata dalle squadre che hanno altri e più urgenti pensieri sul campionato, che tra le prime sette-otto squadre del torneo e le altre esiste più di un salto di categoria. Figuriamoci quando a giocare è la capolista anche se in gran parte formata dalle seconde linee. Tra le due squadre in campo stasera si è vista una differenza di categoria inappellabile.

In pratica la partita dopo venti minuti era già finita e archiviata. Allegri ha mandato in campo un tridente tutto nuovo di pacca formato da Pepe, Morata e Giovinco, con quest’ultimo a fare la parte del…piccolo leone. Un terzo del bottino Juventino è infatti farina del suo sacco, la prima rete su punizione alla Pirlo e la seconda su assist perfetto di Lichtsteiner. Bellissima per esecuzione la rete di Pereyra che, dopo essersi liberato con facilità disarmante dell’immobile Rodriguez, ha trafitto Rafael per la rete del doppio vantaggio bianconero. Anche stasera il corteggiatissimo Pogba ne ha fatta una delle sue con una rete da autentico rapinatore d’area, mentre Morata ha…giudiziosamente eseguito il rigore concesso per atterramento dello stesso Giovinco.

Da cineteca invece la rete finale di Coman che ha spedito un siluro terra aria che, dopo aver scheggiato la traversa, si è infilato alle spalle dell’incolpevole Rafael che stasera non ha potuto fare i suoi soliti voli miracolosi. Inutile se non per le statistiche l’unica segnatura del Verona con Nenè che è andato a deviare all’ultimo istante il colpo di testa di Marquez quando la palla stava oltrepassando la linea di porta. Del Verona da ricordare ancora un paio di tiri di Nico Lopez e un altro da parte di Campanharo e…fine della trasmissione.

Diciamo pure che la squadra di Mandorlini stasera, oltre ad aver dimostrato un livello tecnico neanche paragonabile a quello della capolista, non sembra aver dato proprio l’anima per arrivare ad un quarto a cui evidentemente non teneva più di tanto o che forse aveva già da subito archiviato sapendo di avere di fronte la Juve e per giunta nel suo stadio. Il prossimo quarto non si prospetta sicuramente diverso a meno di sorprese fantascientifiche: il Parma, soprattutto quello di quest’anno, non sembra essere per i bianconeri un ostacolo particolarmente ostico, diciamo che la Juve sembra avere già in mano una pre-opzione per un posto in semifinale. Forse a livello di regolamento qualcosa dovrà essere rivisto perché così risulta tutto troppo scontato con le grandi che ineluttabilmente sono destinate ad accomodarsi in semifinale e le altre a fare da semplici sparring partners, ma ricordiamo, il problema base è che il nostro stesso campionato è sempre più diviso in due tronconi tra i quali esiste ormai una distanza, un abisso di dantesca memoria.

Juventus-Verona      6-1 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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