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Europa League: avanti tutte!

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Da oggi l’Europa League è un dominio italiano: ben cinque squadre, compresa la Roma, se la giocheranno per arrivare all’atto finale. A questo punto le probabilità di vedere il 27 maggio a Varsavia una, se non due, squadre italiane sono decisamente alte. Una finale che potrebbe aprire anche alla possibilità di giocare la Super Coppa Europea. E se anche la Juve arrivasse fino in fondo in Champion’s…ma forse, almeno per ora, è meglio stare con i piedi per terra. 


Ieri il Napoli ha liquidato da par suo la pratica casalinga con i modesti Slovacchi con un tris di Mertens, Hamsik e dell’ormai solito Zapata…che dire un fruttifero allenamento in vista della ripresa del campionato. Un’Inter con la testa ai suoi gravi problemi casalinghi non è invece andata al di là di un modesto 0-0 con gli Azeri del Qarabag, una partita giocata giusto per onor di firma e nulla più. Da registrare anche la maldestra sconfitta casalinga da parte della Fiorentina già prima del girone e già ampiamente qualificata. Una cosa che ha fatto andare giustamente su tutte le furie l’onesto Montella che proprio non se l’è sentita di giustificare lo scarso impegno dei suoi giocatori almeno per rispetto ai tifosi accorsi al Franchi. Va detto che i Bielorussi non hanno rubato nulla e anzi sono andati giustamente in doppio vantaggio prima che qualcuno tra i Viola si svegliasse dal letargo da partita amatoriale segnando almeno il goal della bandiera.

Da registrare un Cuadrado quanto meno imbarazzante che Montella ha dovuto sostituire dopo appena 24 minuti. Ma ovviamente  ieri sera il colombiano non è stato l’unico colpevole in quanto molto ben…supportato dagli altri suoi compagni di…merenda sul prato. I Viola passano al prossimo turno come primi ma quello che è successo, anzi che…non è successo ieri sera rappresenta un campanello d’allarme di cui l’allenatore dovrà tenere conto nel prosieguo del cammino se non vorrà correre il rischio di trovarsi fuori per un…eccesso di confidenza.

La parte del…leone ieri l’ha giocata il Toro andando a vincere con una sonora cinquina nel campo della sirenetta. Si illudono i danesi che passano in vantaggio grazie alla rete di Amartey ma poi un Toro scatenato sale in cattedra e addio ai sogni e…alle favole del del grande Andersen: cinque reti di Martinez (autore di una doppietta), Amauri su rigore, Darmian e Gaston Silva hanno messo ben in chiaro la differenza dei valori in campo. Complimenti ai soldati di Ventura perché tra tutte le squadre italiane ieri sono apparsi i più concentrati e i più smaniosi tenendo anche conto del fatto che ieri si è giocato in trasferta mentre il Napoli era comodamente…seduto sul prato di casa sua. Che altro dire se non che con l’innesto anche della Roma e con la Juve in Champion’s qui veramente o si fa l’Italia o si muore di…rabbia, perché mai come questa volta il calcio italico potrebbe prendersi una bella e sonora rivincita su un passato non proprio all’altezza: le premesse questa volta ci sono tutte…ma proprio tutte.

 

Napoli-Slovan Bratislava: 3-0

 

Fiorentina-Dinamo Minsk: 1-2

 

Qarabag-Inter: 0-0

 

Copenaghen-Torino: 1-5

 

 

 

 

 

 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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