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Italia e Croazia: botti e…risposta

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Finisce pari tra le prime due squadre del girone. Un pari che alla fine accontenta entrambe le formazioni anche se, va detto, per buona parte del secondo tempo, prima dell’intermezzo pirotecnico offerto dai “gentili” tifosi croati al seguito, l’Italia non è quasi mai riuscita a entrare nella metà campo avversaria. La Croazia ha dimostrato di avere un tasso tecnico-tattico in certi frangenti addirittura superiore al nostro dimostrando anche e soprattutto una convinzione e una motivazione che i nostri per storica “ignavia” nei gironi di qualificazione non trovano quasi mai.

 

La partita ha un poco invitante prologo nei fischi che i tifosi croati levano al cielo durante l’inno italiano…ci sarebbe da chiedersi perché mai ce l’abbiano con noi…misteri del calcio europeo. Parte alla corsara la Croazia che tiene subito il pallino del gioco e incomincia a far paura ai nostri con un gran tiro di Rakitic che costringe Buffon, non impeccabile nella serata, a respingere con i pugni. Sul susseguente calcio d’angolo, Vida spara fuori quello che sembrava un goal già preconfezionato. Due minuti dopo è la stella del Real Madrid Modric ad impegnare il portierone azzurro che ci mette la seconda pezza. Ma sono gli azzurri ad andare in vantaggio grazie ad una bella azione di Zaza che passa al centro dove Candreva non sbaglia il suo primo goal in Nazionale con una sassata di destro che trafigge al millimetro il portiere croato. Interessante e…anche commovente vedere l’antico avversario De Rossi buttarsi a peso morto sul laziale per congratularsi prima degli altri.

 

Purtroppo però la gioia dura il tempo di un caffè perché quattro minuti dopo è la volta di…Buffon, spiace dirlo, a…pareggiare su un onesto tiro di Perisic dal limite. L’estremo azzurro si fa passare la palla sotto la pancia per quello che sarà materiale interessante per “Paperissima“. Infortuni come questo nel calcio ci stanno e…non guardano in faccia nessuno: quando ti capita…semplicemente te lo tieni e…la prossima volta stai più attento. Al minuto 16 prima prova…dinamitarda da parte degli ospiti croati che mandano due o tre petardi e fumogeni in campo così tanto per festeggiare il pareggio.

 

L’Italia ora incomincia a patire le decise folate croate che trovano adatto propellente nelle invenzioni di un Modric in perfetta forma real. Modric che però deve essere sostituito a un quarto d’ora dalla fine del primo tempo da Kovacic mentre Conte è costretto a mandare in campo Soriano al posto di Pasqual. Al 32° altro squillo azzurro con l’ottimo Candreva che, spostato di nuovo sulla fascia dopo l’entrata di Soriano, crossa in modo quasi perfetto per la testa di Immobile che viene a sua volta stoppato dal testone del suo avversario diretto. Due minuti dopo è De Sciglio a compiere una bella girata su cross dalla destra questa volta di Soriano ma il pallone esce di poco. Al 46° la Croazia potrebbe  addirittura andare in vantaggio: dopo un’uscita di Buffon che subisce anche una carica non vista dall’arbitro olandese Kuipers, la Croazia tira in porta ma Ranocchia con la coscia riesce a deviare all’ultimo secondo prima che il pallone entri beffardo in porta.

 

Il secondo tempo inizia con la Croazia sempre pericolosa e padrona del gioco ma è l’Italia a illudere i suoi tifosi sfiorando il goal con Zaza in contropiede. Al minuto 50 è Kovacic a impegnare Buffon che cerca di farsi perdonare la papera di prima evitando guai peggiori. L’Italia ora incredibilmente sembra San Marino quando gioca contro la Germania e non riesce più a superare la metà campo. La Croazia ci sovrasta e continua a entrare nella nostra area come un rullo compressore. Al 61° Rakitic prova la conclusione ma Buffon la neutralizza. Al minuto 68 primo squillo azzurro con El Shaarawy subentrato al posto di uno spento Immobile, che tira dal limite ma la palla occhieggia la traversa e si perde in curva. Al 72 nuovo stop alla partita perché dagli spalti croati piove sul campo di tutto: petardi, fumogeni, tricheballacche, dum dum, e tutto quanto fa spettacolo e fumo sul prato del Meazza. L’arbitro decide per la sospensione mentre la polizia italiana cerca con le buone e con le cattive di…ridurre l’entusiasmo pirotecnico dei croati.

 

Alla fine, ovvero dopo dieci minuti abbondanti, si ricomincia per dare un senso all’ultimo quarto d’ora di una partita ormai ancorata sul pareggio. Alla ripresa delle ostilità l’Italia si ricorda finalmente di…non essere San Marino e, punta sul vivo, riesce finalmente a riaffacciarsi con un po’ di continuità nell’area di rigore avversaria impegnando la difesa croata prima con Pellè subentrato al posto di uno stanco Zaza e poi con il sempre vivo El Shaarawy. Ma è al minuto 86 che la Croazia per un soffio non va definitivamente in vantaggio grazie ad un’azione travolgente sulla sinistra di Perisic che tira un diagonale che lambisce di un centimetro o due il palo alla sinistra di Buffon che comunque riesce a coprire bene lo specchio della porta. La partita finisce qui regalando alle due squadre il primato in condominio nel girone. Visto come si stavano mettendo le cose va benissimo così…ci mancherebbe.

 

 

Italia 3-5-2: Buffon, Darmian, Ranocchia, Chiellini, De Sciglio, Candreva, De Rossi, Marchisio, Pasqual (Soriano), Zaza (Pellè), Immobile (El Shaarawy), all. Conte;

 

Croazia 4-2-3-1: Subasic, Srna, Corluka, Vida, Pranjic, Brozovic (Badelj), Modric (Kovacic), Rakitic, Olic (Kramaric), Perisic, Mandzukic, all. Kovac;

 

arbitro: Kuipers (Olanda).

 

Migliore Croazia: Rakitic 7;

migliore Italia: Candreva 6.5;

 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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