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Old big child colpisce ancora!

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Totti illumina l’Etihad Stadium ed entra nella leggenda della Champion’s: trentotto anni e…come non sentirli. La Roma, pareggiando in terra inglese, vede i suoi orizzonti aprirsi: ora il passaggio del turno non è più solo un sogno. La serata inglese ha visto i giallorossi non solo tenere testa ai Campioni d’Inghilterra ma anche dominare per larghi tratti del match con un Totti a cui è mancata solo la tuta di Superman e la relativa cabina telefonica da cui uscirne trionfalmente fuori. Er Pupone continua a stupire e a dimostrare come l’età non conta se a sostegno continua ad esserci la testa e soprattutto il cuore.

 

Il City ha cercato di fare possesso palla affidandosi ad un predominio territoriale che alla fine ha partorito solo un rigore realizzato al minuto 4° da Aguero per trattenuta da parte di Maicon in area. La Roma, invece di intimidirsi nella tana inglese, sfodera a quel punto il fiero cipiglio di chi sa di valere. Infatti al minuto 6 il primo brivido della serata con Maicon perfettamente servito da Totti, che si invola sulla destra e scarica un tiraccio violento e preciso che va a stamparsi sulla traversa. Diciassette minuti dopo la magia che illumina la serata: Totti, questa volta lanciato in modo perfetto da Nainggolan, si fa metà campo correndo come un ragazzino della Primavera e sull’uscita alla disperata di Hart, lo impallina con un tocco morbido di esterno destro per il meritatissimo pareggio. Mai nessuno, prima di lui, aveva segnato in Champion’s League a trentotto anni: un record questo destinato a durare nei secoli, a meno che lo stesso Pupone non decida di fare il bis nei prossimi mesi alzando ancora di più l’asticella…il che non è poi così da escludere.

 

Brivido per la Roma al minuto 38°: Manolas, in piena area di rigore, scivola a terra e tocca  la sfera con il braccio, l’arbitro olandese Kuipers sorvola giudicando il gesto completamente involontario. Al 43° è la volta di Gervinho a involarsi sulla destra e a scaricare un tiro su cui ci mette una pezza il solito Hart che a fine partita risulterà il migliore dei suoi. Nella ripresa al minuto 52 Pjanic a due metri dal portiere tira a botta sicura ma Hart è bravo a respingere questa volta di piede. Al 15° è il City con Fernandinho a trovare l’occasione buona ma non viene sfruttata a dovere.

 

Lampard, subentrato a Dzeko, prova ad attingere dal secchio della sua classe e al minuto 67 con un gran tiro da fuori area scalda le mani a Skorupski degno sostituto di De Sanctis.. L’ultimo brivido al 93° quando Silva, ben servito da Zapaleta, manda fuori di poco. Finisce qui con le due squadre a quattro punti e con il Bayern a punteggio pieno. La prossima partita la corazzata tedesca verrà a giocarsela dalle parti dell’Olimpico e per la Roma sarà la seconda prova del fuoco: se la supererà indenne potremmo essere a buon punto.

 


Manchester City 4-2-3-1: Hart, Zabaleta, Kompany, Demichelis, Clichy, Fernandinho, Yaya Toure, Navas (Milner), Aguero (Jovetic), Silva, Dzeko (Lampard), all. Pellegrini;

 

Roma 4-3-3: Skorupski, Maicon (Torosidis), Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole, Nainggolan, Keita, Pjanic, Gervinho, Totti (Iturbe), Florenzi (Holebas), all. Garcia;

 

Arbitro: Kuipers (Olanda)

 

Migliore City: Hart 7;

Peggiore City: Yaya Toure 4;

 

Migliore Roma: Totti 9;

Peggiore Roma: Maicon 5,6;

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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