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Juventus e Roma come Coppi e Bartali

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

Allungano la pedalata le due regine del campionato vincendo contro il Parma e il Cesena. Distanziato a quattro punti un terzetto inedito formato da Inter, Verona e Sampdoria. Napoli, Milan e Fiorentina impantanate nella palude dei pareggi. Colpo granata a Cagliari mentre stasera la Lazio contro l’Udinese cercherà di raggiungere il gruppone delle inseguitrici.

 

E’ di nuovo dominio bianco-giallo-nero-rosso: il campionato ripropone lo stesso tema degli ultimi dodici mesi con le due di testa a farla da padrone e con il resto dei comuni mortali ad arrabbattarsi per cercare di tenere il ritmo forsennato delle prime. La Juve, diciamolo subito, non ha trovato un degno sparring partner nel Cesena che, fuori casa, proprio non punge e continua a fare collezione di triplette ovviamente nella sua porta. Nel turno del…riposo apache, risorge dalle ceneri dell’indifferenza il piccolo grande Giovinco dimostrando quanto in verità sia importante il suo ruolo nella banda degli Allegri bianconeri. Bianconeri che comunque ritrovano in Vidal il bomber-centrocampista di sempre grazie anche ad un rigore generosamente concesso dall’arbitro Giacomelli. Chiude la pratica Lichtsteiner beffando il buon Leali con un tocco di una tale morbidezza che farebbe invidia alla pubblicità di una nota carta igienica ma anche a tanti bomber nazionali dal tocco ben più greve dell’elvetico.

La Roma passa a Parma grazie anche alle illuminazioni del quasi trentottenne pupone. Il passaggio che permette a Ljajic di mettere la palla in buca è di quelli da far vedere nelle aule delle scuole calcio. Al Parma non basta il super Cassano degli ultimi tempi perché il momentaneo pareggio di De Ceglie non cambia i destini del match: gli dei avevano già deciso e…pjanificato in altro modo illuminando il piede sapiente di Pjanic che, con una perfetta punizione, punisce la squadra di Donadoni a tre minuti dalla fine. Per i cinquemila romani accorsi al Tardini è festa grande, mentre Garcia mette ancora le mani avanti incensando l’avversario di sempre: un modo signorile e…sotto traccia per dire…attenti ci siamo anche noi.

Il Milan martedì ha prima assaporato l’aspro sapore della paura in casa di un Empoli mica male ma, dopo essere andato sotto di due, grazie alla prodezza del neo Torres e poi dell’ex neo Honda, ha riacciuffato un pareggio che sembrava quasi improbabile. L’Inter continua, pur tra sospiri e alti guai, a tenere a vista le prime due grazie ad un gollasso in sforbiciata del signor Osvaldo e ad una punizione doc di Hernanes contro la dea bergamasca da sempre cliente ostico, rognoso e dispettoso. Chi invece continua a stupire è il Verona formato Mandorlini che, dopo essersi ritrovato per ben due volte dentro il pentolone della velenosa pozione preparata dal solito mago Gasperinus e dal suo magico Grifone, riesce con un doppio colpo di reni a…uscirne fuori riacciuffando il pari e il terzo posto dietro la coppia regina. Simile destino lo conosce la banda blucerchiata del buon Sinisa che, grazie ai due difensori formato bomber, Gastaldello e Romagnoli, in una strana riedizione del duo delle meraviglie Vialli-Mancini, stende un buon Chievo a Marassi dimostrando  in questo caso che l’antica gloria  potrebbe anche ritornare dalle nebbie del passato.

Gloria che sembra aver abbandonato il Napoli che si ritrova mestamente arenato a metà classifica dopo essere riuscito nell’impresa di farsi raggiungere in casa da un Palermo mai domo. Per i rosa nero una speranza per il futuro, per il Napoli un…futuro che si fa sempre più…nero e…senza speranza. La Fiorentina ha perso invece la speranza dell’altezza ma anche della rete contro un Sassuolo che si è limitato a fare il suo ma almeno lo ha fatto bene. Una sola segnatura in quattro partite la dice lunga sulla sete di goal che affligge i Viola orbi di tanto…sparito talento. Ovviamente un peso eccome ce l’hanno le…solite assenze di sempre: Rossi e Gomez non sono giocatori di cui puoi fare allegramente a meno e si vede… .

I soldati di Ventura risorgono insieme a Quagliarella in casa di un Cagliari imbarazzante che evidentemente o non sente quello che gli dice Zeman o…non lo capisce affatto. Non basta agli isolani la rete di Cossu su incredibile erroraccio di Padelli perché prima Glik e poi appunto l’ex bianconero fanno festa lasciando i rossoblu all’ultimo posto in classifica con un poco entusiasmante punticino…e domenica ci sarà l’Inter…non vorremmo essere nei panni del boemo. Stasera all’Olimpico la Lazio proverà a togliersi di dosso la “jella” accumulata dopo i sortilegi del magico Grifone e cercherà di farlo con un’Udinese di solito poco corsara. Se la partita dovesse finire sul pari o con l’ennesima sconfitta, in quel di Formello potrebbe essere già ora di processi e di… ennesimi recessi dallo stadio.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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