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Veni, vidi, vici: Mosca domata est!

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I Giallorossi di Garcia un po’ troppo frettolosamente erano stati considerati quasi come la Cenerentola di quello che era stato immaginato come un autentico girone della morte e invece eccoti la risposta…altro che Cenerentola, la lupa si è trasformata nel lupo cattivo delle favole e si è mangiata in un colpo solo  Cappuccetto Rosso travestito per l’occasione da..bella addormentata nel bosco, ovvero i pallidi fantasmi di quella che fu un tempo la squadra dell’Armata Rossa. La partita andata in onda stasera in un Olimpico addobbato per le grandi occasioni, più che un incontro di calcio è sembrata una vera e propria mattanza contro una squadra, quella russa, sembrata appunto persa nel mondo dei sogni di fronte ad una Roma che ha trovato prima in Iturbe e poi in Gervinho le…sue belve assatanate a caccia di preda. Dire che non c’è stata partita è forse l’espressione più adatta per descrivere quanto è accaduto sul manto erboso. La Roma è stata un’autentica schiaccia sassi, un rullo compressore che ha “piallato” i poveri moscoviti mandandoli a casa con la certezza a questo punto di essere loro di gran lunga la squadra più debole del girone. Lodevole e incredibile la prestazione di capitan Totti che, nonostante le trentotto primavere quasi suonate, ha dettato il ritmo del gioco come solo lui sa fare mancando per ora soltanto il goal ma filtrando un incredibile numero di palloni per i suoi compagni del reparto avanzato.

Che le cose si mettano per il verso giusto lo si capisce già al minuto 6° quando Gervinho, il migliore in campo, porge all’accorrente Iturbe un perfetto assist filtrante che l’argentino trasforma in goal con un perfetto tiro di sinistro piazzato. Ma non finisce qui…perché, sei minuti dopo, la premiata ditta si ripresenta a parti invertite: questa volta è Iturbe a fornire dalla destra l’assist perfetto per Gervinho che, dopo essersi aggiustato il pallone in mezzo ad una selva di gambe avversarie, riesce a insaccare in rete per il due a zero. Il Cska prova a reagire ma al minuto 15 Doumbia, dopo essersi fatto mezzo campo in fuga solitaria, davanti a De Sanctis si incespica e si fa parare quello che sembrava un goal fatto e rifatto. I russi vengono puntualmente puniti cinque minuti più tardi da Maicon che, dopo essersi involato sulla destra, spara un missile che il portiere avversario riesce appena a toccare: è il tre a zero. La Roma a questo punto avrebbe pure il diritto di riprendere fiato e invece no…Gervinho, dopo essersi fatto in velocità la fascia destra sul filo del fuori gioco, si libera con una finta del suo diretto marcatore mandandolo per le terre e trafigge per la quarta volta il povero Akinfeev.

La partita ora sembra conoscere una piccola pausa anche perché in verità non c’è più molto da dire se non cercare di dare ancora un po’ di spettacolo a chi ha pagato il biglietto per assistere ad un match intero. E infatti in quest’ottica al 40° Pjanic tira in rete ma il portiere questa volta riesce a smanacciare alla disperata salvando per il momento la sua porta dalla cinquina. Nella ripresa, a questo punto giocata per puro onor di firma, Florenzi, subentrato nel primo tempo a Iturbe uscito per un problema muscolare, di testa manda in rete al 50°…con il contributo del suo diretto avversario Ignashevich, una duplice capocciata che toglie definitivamente interesse alla partita. Si va avanti a spizzichi e bocconi fino a quando Pjanic, ritrovatosi a tu per tu con Akinfeev, si fa parare quello che poteva essere il sesto centro. A questo punto, un po’ in ritardo per la verità, il Cska si sveglia dal suo lungo torpore e confeziona due traverse, la prima a opera di Doumbia, decisamente poco fortunato stasera, la seconda con Milanov e qui la terna arbitrale ne combina una delle sue non vedendo un goal regolarissimo perché la palla dalla traversa ricasca al di là della linea di porta ma…va bene così tanto non…cambiava nulla.

Tra…una traversa e l’altra i russi riescono pure a mettere a segno il loro goal dell’onore con Musa. Brutta tegola in ottica campionato negli ultimi minuti per la Roma perché Astori esce dal campo per problemi al ginocchio e, tra l’altro, non può essere sostituito in quanto Garcia ha già esaurito le sostituzioni a disposizione con Ljiaic e Mapou al posto rispettivamente di Gervinho e Manolas. Nel secondo tempo abbiamo anche fatto in tempo a vedere… l’incontro di boxe tra i poveri steward, costretti a fare i poliziotti e gli irascibili supporters russi almeno fino a quando non sono arrivate le forze dell’ordine, quelle vere, a sistemare le cose togliendo le castagne dal fuoco alle giacchette gialle. Ora qualche dubbio sul provvedimento che ha tolto le forze dell’ordine dall’interno degli stadi lasciando gli steward a presidiare ce l’abbiamo: perché a questo punto ci chiediamo quali siano le mansioni e i compiti appunto delle giacche gialle…: staccare i biglietti e accompagnare i…gentili ospiti-spettatori sulle gradinate come succede nei cinema?! Oppure contribuire al mantenimento dell’ordine pubblico, senza averne né gli strumenti né le competenze specifiche, in attesa che arrivino da fuori i rinforzi?! E’ questo uno di quegli equivoci di fondo che nessuno ha mai pensato di risolvere e che ci lasciano alquanto perplessi.

Tornando alla Roma che dire…ora almeno la banda Garcia ha preso atto a livello di autostima quanto vale in realtà e quindi…sotto a chi tocca…ora il bello deve ancora venire e se il buon giorno si vede dalla…sera, Bayern e Manchester City, che ieri ha perso in casa del primo, sono avvertiti: la lupa ha ancora fame.

 

Roma 4-3-3: De Sanctis, Maicon, Manolas (Mapou), Astori, Torosidis, Pjanic, Keita, Nainggolan, Iturbe (Florenzi), Totti, Gervinho (Ljiaic), all. garcia;

 

Cska 4-2-3-1: Akinfeev, Fernandes, Berezutski, Ignashevich, Nababkin, Milanov, Tatcho, Tosic, Ererenko, Doumbia, Musa, all. Slutski;

 

arbitro: David Fernandez Borbalan;

 

migliore Roma: Gervinho 8;

migliore Cska: Musa 6.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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