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Romero manda l’Argentina in finale!

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Dopo 120 minuti di noia totale, l’Argentina si impone sull’Olanda ai rigori grazie a due prodezze del suo portiere. Domenica sarà derby tra i laziali Klose e Biglia…ma anche in Vaticano.

 

Quella di ieri sera non sarà una partita di quelle che si ricorderanno per lo spettacolo. Argentina e Olanda, forse timorose di quanto successo al Brasile il giorno prima, hanno trotterellato per il campo per due ore stando bene attente a non fare ma soprattutto a non farsi del male. Alla fine ne è venuto fuori un incontro alla camomilla, con pochissime occasioni da goal ma soprattutto con ritmi da partita tra scapoli e ammogliati. Evidentemente, per tacito accordo, le due squadre avevano già deciso, salvo sviluppi clamorosi, sempre possibili nel calcio, di affidarsi entrambe alla lotteria dei calci di rigore, in questo modo avrebbero almeno evitato di incappare in figuracce mondiali poco digeribili, vedi appunto il Brasile.

 

Certo uscire ai calci di rigore non è mai bello ma se lo decidi prima sapendo a cosa vai incontro le cose cambiano. Perché questo in definitiva è quanto sembra emergere da 120 minuti di calcio giocato per puro onor di firma senza quasi mai provare a mettere in difficoltà l’avversario, senza un acuto e senza quasi mai chiamare in causa i due portieri. Roba da valeriana, da tisana rilassante. Sulla cronaca c’è poco da dire se non, nel primo tempo, una parata abbastanza facile di Cillessen su punizione, precisa ma non potente, di Messi. Mentre nella ripresa bisogna arrivare al minuto 74 per vedere una deviazione di Higuain che da l’effetto ottico del goal, ma appunto solo di…miraggio si tratta. Da registrare un’altra “sgambata” di Robben al 90° che, dopo aver saltato un po’ di difensori argentini, viene stoppato da Mascherano ad un metro dalla porta. Lo stesso Robben ci riprova al minuto 99 con un tiro potente ma…misericordiosamente centrale. Ultimi sussulti da parte di Palacio, entrato al posto di Perez, il cui tiro di testa viene deviato da un difensore olandese, e da parte di Rodriguez, a sua volta sostituto di Lavezzi, che tira facile facile per la parata di Cillessen.

 

La “partitona” finisce languidamente qui. Si va ai calci di rigore e qui si concentra tutto lo spettacolo della serata. Infatti Vlaar, fino a quel momento tra i migliori dell’Olanda, si fa ipnotizzare da Romero che gli arpiona il pallone tirato senza troppa convinzione alla sua sinistra. Il portierone biancoceleste, dopo le reti di Messi, di Robben e di Garay, si ripete deviando il tiro di Sneijder questa volta dalla parte opposta. Aguero la mette dentro, seguito dall’olandese Kuyt che cerca di tenere ancora in piedi le speranze degli orange. Alla fine arriva il colpo di grazia di Rodriguez che manda l’Argentina a confrontarsi per la terza volta in finale contro i panzer tedeschi. Per ora il bilancio è in perfetta parità: nell’86 prevalse la squadra di Maradona, mentre a Italia 90 vinsero i bianchi facendo piangere lo stesso “Pibe de oro“.

 

La cosa curiosa è che domenica si sfideranno due giocatori della corte di Lotito, da una parte Re Miro Klose e dall’altra “El principitoBiglia, duello di alta nobiltà che aumenterà esponenzialmente il valore almeno di Biglia vista l’età del “Kaiser“: comunque vadano le cose il presidente della Lazio si ritroverà nel suo organico un campione e un vice campione del mondo: noblesse oblige! Altro interessante derby si “giocherà” in Vaticano tra l’attuale Papa Francesco e il Papa Emerito Ratzinger…chissà se guarderanno la partita insieme…magari da lassù una sbirciatina la darà anche Papa Wojtyla perché il buon Miroslaw Klose per metà fa parte anche della sua…giurisdizione. Buona partita a tutti!

 

 

 

Olanda 3-4-2-1: Cillessen, Vlaar, De Vrij, Martins Indi (Janmaat), Kuyt, Georginio, Sneijder, Blind, De Yong (Clasie), Robben, Van Persie (Huntelaar), all. Van Gaal;

 

Argentina 4-3-3: Romero, Zabaleta, Garay, Demichelis, Rojo, Perez (Palacio), Mascherano, Biglia, Messi, Lavezzi (Rodriguez), Higuain (Aguero), all. Sabella;

 

arbitro: Cakir (Turchia);

 

Migliore Olanda: Vlaar 6/7

 

Migliore Argentina: Romero 7

 

Peggiore Olanda:Van Persie 5

 

Peggiore Argentina: Lavezzi 5/6                    

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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