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Juve, Roma e Napoli col vento in poppa

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COMMENTO AL CAMPIONATO

 

La ventottesima giornata ha visto le prime sette squadre vincere con irridente facilità, mentre è piena bagarre per la zona retrocessione. Per l’Europa League si lotterà probabilmente fino all’ultimo minuto del campionato, con la Lazio che, pur arrancando, riesce in qualche modo a tenere il passo indiavolato di Inter e Parma che ormai sono ad un passo dalla Viola. E’ tragedia vera invece in quel di Milano, dalle parti della  curva sud, con il diavolo che con il suo forcone non sa più che pesci pigliare e con la tifoseria rossonera che fa il paio con quella biancoceleste in quanto a furore non sopito. Ha iniziato  sabato l’Inter che nel balcon fugace della bella Giulietta ci sale con tutto il…Palacio e inizia a volare verso il quarto posto con il suo gabbiano Jonathan. Il Verona, dopo tanto furor di campionato sembra avere sempre più la…treccina e il fiato corti.
Sul campo della dea bergamasca la squadra dallo bello stilo di Mihajlovic ne prende tre da un’Atalanta che si invola verso i quartieri più signorili del campionato, roba da dee in cerca di casa. La Fiorentina riprende da dove aveva terminato andando a vincere in casa sua contro un Chievo disperatamente avvinghiato nella zona adiacente a quella da allarme rosso. Di fronte al trio vincente della Viola formato dagli esattori del goal, Matri, Cuadrado e Gomez, poco o nulla ha potuto fare la banda di Corini.

In quel di Cagliari le due squadre con..maggiori problemi con i loro presidenti, si sono affrontate nel solito quasi desolante stadio Sant’Elia. Uno stadio che ha dovuto assistere alla vittoria da rapace della sempre più corsara squadra di Reja. Lulic e Keità, insieme alla “sciapata” su rigore di Pinilla hanno in pratica servito su un piatto d’argento i tre punti a chi continua a studiare lingua straniera con la speranza di metterla in pratica anche la prossima stagione. La Juve in quel di Genova, sponda grifone, riesce come da copione, ad avere ragione della velenosissima pozione del solito grande mago Gasperinus, grazie alla magia di un altro maghetto del calcio, quel Pirlo dal piede…fatato: neppure Tiramolla sarebbe potuto salire a deviare la palla telecomandata del grande stregone  bianconero. Andando nelle zone pericolose della classifica un Livorno con il fuoco vivo ha inguaiato un Bologna sempre più orfano di…prezioso metallo. Il due a zero confezionato da Benassi e Paulinho viene solo ridimensionato dal rigore realizzato da Lazaros al quale non è bastato essersi…alzato e aver…camminato verso il goal dopo 512 minuti di astinenza rosso blu. Il Milan ha assaggiato invece le tremende prelibatezze del calcio tarantolato di Cassano e soci, che muoiono dalla voglia di…esportare all’estero il buonissimo parmigiano stagionato offerto sul campo dal genio di Bari vecchia, dal risorto Amauri e dal sempre vivo Biabiany. Sul fronte Milan aiaiai…che altro dire se non che questa evidentemente non è stagione… . Ora per la banda degli onesti… pedalatori di Seedorf non rimane altro che finire con dignità l’annata poco…prelibata e…dopo il parmigiano domenica prossima bisognerà andare a bere il vino dei castelli…prosit!

Il Sassuolo, che proprio non ne vuole sapere di tornarsene buono buono in Purgatorio, ha deciso di rendere più avvincente la sfida salvezza andando prima a pareggiare con la mosca Zaza il provvisorio vantaggio catanese, e poi andando a vincere e convincere con Missiroli e con Sansone che uccide i “Filistei” di Catania rimanendo, a differenza del suo famoso progenitore, però ben vivo e…mortifero. Ieri sul campo dei soldati di Ventura un Napoli assolutamente bravo a cogliere l’attimo fuggente, riesce a passare  all’ultimo minuto del tempo regolamentare con l’affondo di Higuain, sfuggito a un Glick poco avveduto. Il Toro da parte sua ha colto…soltanto due pali dimostrando come in questo momento ai granata non ne vada dritta neppure mezza, per la serie neanche un pareggio nelle ultime quattro gare, se continua così la squadra del buon Ventura rischia di vanificare quanto di buono, anzi buonissimo, aveva finora combinato in campionato. La Roma vince senza convincere fino in fondo con un’Udinese mai doma a cui non…Basta l’ultimo goal al 35° per riaprire quello che madre natura aveva chiuso grazie al ritorno di capitan Totti, al solito fulminante Destro e al grande capo Torosidis bravo a cogliere l’angolino dopo una iniziativa da furetto d’area. E ora rilassiamoci aspettando quanto ha da offrirci il prossimo giro di giostra con Lazio-Milan, ultima spiaggia della disperazione per il diavolo, Napoli-Fiorentina per la gloria, e Catania Juventus per le prove generali del gran zebrone tricolore. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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