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La figura dell’Istruttore Cinofilo

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Ho deciso di dedicare alcune pubblicazioni sulla pagina “Guinzaglio” alle figure fondamentali per la cinofilia, in particolre per la cinofilia  da soccorso.

Queste tre figure fondamentali sono: l’istrtttore Cinofilo, del quale parleremo oggi, il figurante ed il conduttore. Ho ritenuto di iniziare con la figura dell’istruttore poiché, putroppo, vi sono ad oggi molti “pseudo” istruttori o meglio “dIstruttori” che con la loro (in)competenza, rovinano cane e conduttore.

Andiamo quindi a capire chi è l’istruttore cinofilo.

L’Istruttore cinofilo moderno deve essere una persona altamente professionale in grado di unire le principali doti di un educatore cinofilo, quindi essere in grado di modellare i comportamenti del cane da parte dell’uomo, alle conoscenze delle moderne tecniche addestrative e della loro applicazione pratica nelle principali discipline cinofile.

Perchè un istruttore possa definirsi tale, deve possedere nozioni di etologia, fisiologia e psicologia canina – principi di attivazione motivazionale – nozioni di veterinaria e alimentazione – principi e i modi di apprendimento del cane – sistemi di comunicazione canina – fasi di sviluppo comportamentale – etoanomalie – origini e caratteristiche morfologiche e psico-attitudinali delle razze canine e soprattutto deve essere un conoscitore dell’emotività del cane. Insomma per farla breve deve dimostrare di avere una conoscenza a a 360 gradi della cinofilia.

Il moderno istruttore cinofilo deve utilizzare tecniche di addestramento che abbiano rispetto del benessere e della salute psicofisica del nostro amico a quattro zampe. Infatti il metodo che deve essere utilizzato viene detto “metodo gentile o metodo dolce“, ossia senza costrizione o violenza alcuna sul cane.

Tutte queste conoscenze e capacità serviranno  quindi all’istruttore per insegnare al padrone del cane (conduttore del quale parleremo più avanti) come poter ottenere una determinata prestazione dal cane, mediante un rapporto collaborativo e spontaneo, attivato da giuste motivazioni.

L’istruttore oltre ad insegnare le varie tecniche di addestramento che dovranno essere, come già detto, non coercitive, dovrà indirizzare il proprietario alla comprensione ed al rispetto delle necessità del proprio cane. Cosa importantissima dovrà insegnargli a identificare i tempi di apprendimento e di attenzione di Fido durante tutte le fasi della sua istruzione.

Solo così, con le tenciche ed i tempi giusti, il cane esprimerà gioia e serenità nell’eseguire un determinato lavoro, senza stress negativi o, cosa peggiore, avversione al lavoro.

Quindi l’istruttore dovrà, oltre a capire il cane che gli viene presentato dal conduttore neofita, essere in grado di comprendere il profilo del conduttore in quanto parte assolutamente influente dell’Unità Cinofila, stendere un programma di lavoro per ogni unità cinofila e quello di lavoro di gruppo.

Ultimo ma non ultimo l’istruttore deve agire in stretta collaborazione e sintonia con il figurante, che è la figura di maggior supporto anzi, oserei dire fondamentale, per la formazione del cane. 

Ricordiamoci sempre che l’unità cinofila da soccorso potrebbe avere la grande responsabilità di salvare vite umane in caso – speriamio mai – di calamità.
Per questo il compito dell’Istruttore è di fondamentale importanza perchè un’Unità Cinofila  formata male, potrebbe non essere in grado di garantire un efficace e sicuro intervento in emergenza e potrebbe anche mettere a repentaglio la vita altrui.

Per terminare questa breve, ma spero esaustiva siegazione su chi è o dovrebbe essere l’istruttore cinofilo, voglio aggiungere che un vero istruttore prima dovrebbe istruire il conduttore e poi il cane.
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Di Redazione Elzeviro.eu

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