Dopo il successo di “Green Hill” la LAV mette a segno un altro colpo.
I macachi usati dall’Università di Modena per test invasivi e dolorosi sul sistema nervoso sono liberi, fuori dalle gabbie.
La LAV Modena ha proposto al Comune della città di prenderli in carico e portarli in una struttura adeguata dove potranno finalmente vivere alla luce del sole.
“La decisione di oggi dimostra che senza vivisezione non solo si deve ma si può – afferma Gianluca Felicetti, presidente Lav – un grandioso risultato ottenuto dopo la vincente battaglia contro Green Hill, grazie alla mobilitazione di tanti e quindi alla illuminata volontà delle più alte cariche dell’ateneo”.
Durante la conferenza stampa, il Rettore Andrisano e il preside di Medicina Pellacani, hanno spiegato che entro aprile termineranno gli esperimenti nello stabulario avviati nell’ultimo ciclo tre anni fa. Il Rettore e il preside garantiscono che la battaglia portata avanti in questi anni dalle associazioni animaliste non ha condizionato la svolta, anche se Pellacani riconosce: “Abbiamo chiuso i test perche’ abbiamo gia’ ottenuto tutti i dati necessari. Certo, il ‘sentimento popolare‘ ha bisogno di risposte e questo ha favorito in un qualche modo l’accelerazione della dismissione d’intesa col Comune, che ringraziamo”.
L’On. Brambilla, che ha lottato a lungo per ottenere la liberazione dei macachi, si dice felice e soddisfatta e ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a questo nuovo successo.