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Mai più Green Hill. Giustizia é fatta

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Una giornata storica, quella di oggi, per i diritti degli animali. 
Il Tribunale di Brescia ha condannato i vertici aziendali di Green Hill per animalicidio. Nel dettaglio, le pene comminate sono le seguenti: Renzo Graziosi, veterinario dell’allevamento, condannato a 1 anno e 6 mesi e segnalato all’Ordine dei Medici Veterinari di Pescara; Roberto Bravi, direttore di Green Hill , condannato a 1 anno; Ghislaine Rondot, Amministratore Delegato di Green Hill e gestore della Marshall Bioresources sede di Lione, condannata a 1 anno e 6 mesi; per tutti i condannati sospensione delle attività per due anni (cioè non potranno lavorare in altri allevamenti sul territorio nazionale) e pagamento delle spese processuali e del risarcimento danni in solido con l’azienda e, infine, confisca di tutti i cani; assolto invece il consulente di Green Hill, Bernard Gotti per non aver commesso il fatto. 
In quattro anni sono morti 6.000 cani. Sfruttati, costretti a condizioni di vita disumane, isolati dal mondo circostante. 
La sentenza di oggi rende giustizia a tutti quei beagles sacrificati in nome della falsa scienza, dei profitti delle case farmaceutiche, del business di test e ricerche inutili e dolorose.
Mai più un allevamento come Green Hill potrà sorgere sul territorio nazionale. Mai più milioni di cani saranno torturati e sacrificati invano.
Giustizia é stata fatta. A noi questo basta. Elzeviro augura una lunga e felice vita ai piccoli salvati nel 2012 che oggi sono amati e rispettati dalle famiglie che li hanno adottati. Ed un pensiero va a tutti quegli animali (gatti, topi, furetti, macachi) ancora rinchiusi negli stabulari.
La battaglia per una scienza giusta e priva di sperimentazione animale non finisce qui.
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Di Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

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