Elzeviro Informazione indipendente
Tentano in ogni modo di nascondere il dramma di quello straordinario patrimonio naturale con il solo obiettivo di celare responsabilità e negare ritardi gravi e colpevoli. Vogliono ridurre a normalità i 41 casi di cavallini soccorsi e in fin di vita, i 16 morti accertati e i tantissimi altri invisibili in 4.000 ettari di territorio.
Lo continueranno a fare con qualche complicità e molte omertà. Nessuno che dica che dopo d
ue anni dalla mia prima denuncia non è stato speso nemmeno un euro di quanto pomposamente annunciato nel 2012. Tutto nascosto. Tutto in silenzio. Vietato disturbare l’alterazione dell’habitat con bestiame bovino abusivo che sottrae quel poco di alimentazione per i cavallini. Vietato disturbare.Per essere chiari: confermo tutto quello che ho documentato. In questi casi le prove sono quelle immagini drammatiche con data e orari riscontrabili. Tutte le altre sono pseudo giustificazioni da scarica barile. Come mai, per esempio, nessuno si era accorto di questo cavallino morto? come mai nessuno lo aveva portato via? Come mai il monitoraggio così assiduo, come dicono, aveva saltato il controllo di un’area frequentatissima dai cavallini? Quanti altri si sono trovati nelle stesse condizioni e non censiti? Come è possibile che un “estraneo” se ne sia accorto?
Per quale motivo dichiarare che queste foto sono datate e artefatte se tutti sanno che il giorno dopo la mia denuncia sono andati a ritirare il cavallino morto? Solo malafede! Pronto in ogni sede a confermare e dimostrare tutto. Con prove, non con smentite ridicole e complici dell’abbandono e della tragedia. Se due anni fa la mia denuncia servì a stanziare seicentomila euro, pochi e mal pianificati, spero che questa volta serva per spenderli, seppur con due anni di ritardo. Mi sarò preso qualche ulteriore maledizione da qualcuno disturbato nel suo sonno, ma ne sarà valsa la pena.
Per un patrimonio che non è di pochi ma della Sardegna tutta.
