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Si diceva fosse una di quelle proteste sterili, o peggio becere, inverate da una sola parte politica (5 Stelle), e totalmente avulsa dalla realtà: la ricerca sui macachi, dicevano, avrebbe potuto risollevare le sorti della ricerca scientifica. Sono ancora 15 i macachi rinchiusi nell’Università di Modena, e per loro è giunto il momento della pensione, dopo una vita di sevizie ed esperimenti scientifici.
Eppure una congeria di persone diverse comprendente animalisti, ricercatori, cittadini e anche politici chiedono a gran voce di liberare questi macachi: in più di 1000 persone hanno infatti sfilato sabato 28 giugno per le strade di Modena gridando forte e chiaro e senza bandiere il NO alla vivisezione, richiedendo inoltre che le scimmie allevate e utilizzate nello stabulario dell’Università vengano liberate. Allevare scimmie è illegale, stando al nuovo decreto legislativo di marzo, però totalmente efficace solo a partire dal 2017.
Per anni la LEGA ANTIVIVISEZIONE si è proposta di accogliere i macachi facendosi carico della riabilitazione e del loro mantenimento in centri di recupero adatti per questa specie e, ora, una crescente voce animalista, sta facendo pressioni mostrando la realtà di questo orrore e chiedendo la libertà delle scimmie per regalare loro la possibilità rarissima di conoscere una vita diversa lontano da paura e costrizione, nella speranza che tale svolta possa essere da esempio anche per tutti gli altri stabulari che usano primati.
La nuova legge, vietando l’allevamento di primati, colpisce direttamente questo stabulario pur non potendo farne nascere altri può continuare a usarli. Ora deve cogliere l’occasione per dismettere gli animali ancora presenti nelle proprie gabbie e sostituire le proprie obsolete ricerche sulle scimmie con modelli alternativi etici, realmente predittivi.
Purtroppo è opportuno temere per il peggio riguardo alla sorte di questi macachi: esiste infatti la possibilità che siano venduti a un altro laboratorio, o che siano uccisi.
Per il non rispetto dell’articolo 13 della innovativa Legge-delega n.96 del 2013 riguardo all’obbligo di utilizzare animali solo in anestesia, con la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, la Lav diffiderà il Ministero della Salute e procederà a denunciare tutte le autorizzazioni alla sperimentazione sugli animali che non rispetteranno il dettato, portando con la Magistratura i punti incompatibili del Decreto Legislativo fino alla Corte costituzionale.
90 i Deputati e Senatori che si sono rivolti al Rettore per questa richiesta. Puoi unirtii alla voce di chi vuole vedere queste scimmie libere dall’orrore della vivisezione, attivandoti subito. Firma e fai firmare la petizione rivolta al Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Guarda (sotto) il servizio del TG1 “I macachi della discordia” (19 giugno 2014), realizzato da Roberta Badaloni, con l’intervista a Michela Kuan (biologa, resp. LAV Vivisezione).
