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Via per sempre a Green-Hill

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Esulta l?On. Michela Vittoria Brambilla. Centri come Green Hill non potranno più esistere sul territorio italiano. La struttura del bresciano, già sotto sequestro, non verrà riaperta. Ieri la Camera ha approvato la legge di delegazione europea che contiene anche l’articolo sul benessere animale, il numero 13, il più discusso.

Viene vietato «l’allevamento di cani, gatti e primati non umani destinati alla sperimentazione». All’inizio di luglio il testo aveva ricevuto il via libera del Senato, manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale .

Vengono tra l’altro vietate alcune pratiche piuttosto diffuse (test per droghe, alcol, tabacco, armi). Obbligo di anestesia e analgesia che oggi in Italia non risulterebbero usate almeno nel 20% degli esperimenti su circa 900 mila animali. Si impegnano inoltre i centri di ricerca e istituzione a sviluppare metodi sostitutivi alla sperimentazione su esseri senzienti. «Questa legge è la base per migliorare le condizioni degli animali, è il coronamento della battaglia degli attivisti», prevede un futuro di cambiamenti la Lav, Lega Antivivisezione.

E? trascorso un anno esatto dalla liberazione dei beagle che Green Hill allevava e poi vendeva ai laboratori di tutta Europa. E a Montichiari, sede dell?ormai ex-allevamento lager, si è festeggiato con una passeggiata a sei zampe: padroni e cani.

Un contributo attivo alla battaglia per la chiusura di Green Hill è stato dato dal Comitato Montichiari contro Green Hill che, senza sosta, ha organizzato manifestazioni, fiaccolate e presidi per vincere questa lunga battaglia.Sulla pagina Facebook del Comitato in questi giorni sono state postate numerose foto dei cuccioli liberati nel 2012 ed oggi cani “di casa” felici.

di Ilaria Riggio Lopane

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Di Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

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